Gaza, soccorritori ancora target: forze israeliane crivellano di proiettili un’ambulanza

Gaza, mezzo di soccorso crivellato di proiettili: l’ambulanza ed i soccorritori come target, una realtà talmente triste e grave da divenire il tema di una nota campagna di sensibilizzazione (“Not a target”, per l’appunto, della Croce Rossa)

Gaza, l’ambulanza attaccata nel villaggio di Beita (Nablus)

Nella giornata di sabato un’ambulanza ed un equipaggio della società di soccorso in emergenza palestinese sono stati attaccati da forze israeliane nel villaggio di Beita, a Nablus.

L’ambulanza è stata raggiunta da proiettili di acciaio rivestiti di gomma e da un lacrimogeno, e naturalmente è stata danneggiata.

L’equipaggio di soccorritori stava curando le ferite di palestinesi feriti da soldati israeliani durante manifestazioni di protesta.

Il comportamento dell’esercito di Israele non è nuovo: nei giorni scorsi ad essere stata bombardata è stata la clinica di Medici Senza Frontiere, che ha riportato gravi danni.

Ma in generale si può affermare che colpire i soccorritori ed il personale sanitario sia una delle tante procedure operative dei soldati israeliani.

E questo è vergognoso, a prescindere dalla nazionalità o dal credo politico di chi commette questi atti di barbarie: si tratta in ogni caso di violazione dei diritti umani e di violenza nei confronti di chi desidera curare persone con problemi di salute.

Per approfondire:

Accesso alle cure in Palestina: quali sono le differenze tra vivere a Gaza e vivere nelle zone rurali?

Gaza, il direttore dell’Agenzia Onu Unrwa: “Diamo le coordinate ma Israele ci bombarda”

Medio Oriente, Croce Rossa: “Gaza dopo le bombe si prepara a un’ondata di Covid”

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Infermieristicamente

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