Modena - L'autista si sente male e un poliziotto guida l'ambulanza

Fino allo sfinimento del soccorritore. E’ così che viene insegnato e così – se necessario – dev’essere. E’ questo quanto successo a Modena. Un autista del 118 che – complice un caldo afoso insopportabile – ha dato tutto se stesso per rianimare una vittima con il massaggio cardiaco. Così tanto da dover essere sostituito, per il trasporto al Pronto Soccorso, da un motociclista della Polizia di Stato. Perché gli altri membri dell’equipaggio erano intenti a tentare il tutto per tutto per salvare la vita del paziente. Così dalla moto, l’agente della Questura di Modena, si è catapultato sul mezzo di soccorso – essendo abilitato all’uso dei mezzi di emergenza. La vicenda è riportata dalla Gazzetta di Modena e si è svolta così:

Ieri mattina il sopracitato paziente si trovava in casa con i familiari, quando ha accusato i sintomi di un attacco cardiaco. Il 118 viene immediatamente contattato e poco dopo ambulanza e automedica, con tanto di medico a bordo  sono sul posto.

Ma durante la manovra di massaggio cardiaco, l’autista si sente male e non è in grado di guidare. La sostituzione era necessaria e doveva essere immediata, ma la situazione si stava facendo complicata e le condizioni del paziente peggioravano. Fortunatamente, sul posto  sono sopraggiunti anche due agenti in moto e una pattuglia della Polizia.

L’agente Cosimo Maggio non ha perso un minuto di più e si è messo alla guida dell’ambulanza, pronto a partire. La sua esitazione – nonostante fosse in possesso del patentino di guida per mezzi di soccorso –  non gli ha impedito di tentare il tutto per tutto per trasportare paziente ed equipaggio al Pronto Soccorso del Policlinico.

poliziotto_alla guida_ dellambulanza_modena_2016

Durante il tragitto, gli altri agenti di Polizia hanno scortato il mezzo, cercando di sgomberare al meglio la strada, per evitare ulteriori difficoltà. Il paziente raggiunge finalmente in ospedale, dove viene accolto dall’équipe d’urgenza, già avvisata del suo arrivo.
Purtroppo, date le condizioni molto gravi, il paziente non ce l’ha fatta e la notizia ha infuso profondo dolore a tutti i membri del 118 e della Polizia.
Almeno tutti hanno dato il massimo e fatto il possibile per salvargli la vita, e questo può essere considerato motivo di consolazione.

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