TERZO SETTORE: CRI in audizione alle camere sull'incompatibilità tra volontariato e lavoro.

COMUNICATO STAMPA

Roma, 11 luglio 2018 – La Croce Rossa Italiana, rappresentata dal Vicepresidente Nazionale Rosario Valastro e dal Segretario Generale Flavio Ronzi, ha partecipato alle due audizioni in programma oggi, rispettivamente alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e Affari Sociali della Camera, relative alla Riforma del Terzo Settore. Al centro delle istanze della CRI, che ha ringraziato le Commissioni per il lavoro di ascolto delle voci del terzo settore, l’articolo 17 del Codice, che sancisce l’incompatibilità tra il ruolo di volontario e quello di dipendente.  Un mandato arrivato direttamente dal territorio e che i vertici di CRI hanno voluto portare all’attenzione del Parlamento.

“Allo stato attuale – ha sottolineato il Vice Presidente Valastro nelle audizioni – si preclude la possibilità per i dipendenti di fare attività di volontariato, creando una discrasia giuridica rispetto al carattere di unicità della CRI e di ausiliarietà ai pubblici poteri, riconosciuti dalla legge, che distinguono l’operato della Croce Rossa Italiana, tratteggiando una peculiarità rispetto alle altre associazioni. Per questo motivo chiediamo l’estensione dell’eccezione prevista al comma 7 dell’art. 17 che sancisce una deroga rispetto a questo punto, ad esempio analogamente a quanto concerne già al soccorso alpino e speleologico”.

In particolare la Croce Rossa Italiana ha voluto evidenziare come, viste anche le numerose attività possibili nella CRI, di fatto non ci sia incompatibilità tra i due ruoli. “Se una persona lavora nell’associazione come autista, perché non potrebbe fare servizio di volontariato clownerie per la CRI all’interno degli ospedali?”

Il Vice Presidente Valastro ha comunque ribadito l’apprezzamento dell’Associazione riguardo al corpus unico per il Terzo Settore: “un testo – ha spiegato – coerente con la struttura associativa della Croce Rossa e che sancisce il termine di un lungo percorso di riforma che ha coinvolto i nostri 160 mila volontari italiani e le oltre 1000 sedi presenti sul territorio nazionale”.

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