Procedure di emergenza e ambulanze rubate: quando è necessario tutelare anche la comunità

L’ambulanza rubata a Oslo per compiere una strage non è un caso isolato. Lasciare le ambulanze accese ma chiuse è importante, ecco le procedure in Italia

Non è raro che delinquenti e balordi provino a rubare ambulanze, mettendo a repentaglio la vita dei cittadini. ci sono diversi sistemi e procedure per evitare che questo accada. Emergency Live ne aveva parlato in passato, per un caso accaduto nella tranquilla Novara. Allora un balordo aveva rubato un’ambulanza e l’aveva distrutta, abbandonandola alla periferia di Milano. Si sta ripetendo sempre più spesso questo reato ignobile e che danneggia un’intera comunità, a volte con piani davvero macabri come quelli dei terroristi svedesi che ieri hanno ferito tre persone.

L’ambulanza deve essere lasciata spenta o accesa?

Quando avvengono chiamate classiche, in pieno inverno, è necessario tenere accesa l’ambulanza durante la sosta. Elettromedicali, riscaldamento e sistemi di bordo dovrebbero restare accesi, e alcune realtà sanitarie impongono che il mezzo rimanga attivo. Questo articolo prende spunto da una zona tranquilla e raramente agli onori della cronaca come Novara. Non un quartiere ghetto di Philadelphia, non una zona rossa di Londra, dove per fare un intervento devi essere scortato dalla Polizia. No, nella piccola Novara, tipicamente culla della provincia italiana settentrionale, nota per Silvio Piola, il risotto ai paniscà, l’operosità e… la nebbia.

A raccontarci questo evento era stata la Pubblica Assistenza Novara Soccorso, impegnata nelle emergenze di 118 della zona con tanti volontari e un servizio sempre puntuale. Stefano Noè, presidente dell’associazione, ci aveva raccontato una storia agghiacciante. Durante un intervento notturno, un equipaggio mandato sul target per una donna anziana con trauma, l’ambulanza è stata rubata. La donna infatti era cosciente ma impossibilitata a muoversi, ed era stata assistita per le prime cure in casa. Come da procedura (ogni ASL ha le sue regole sui mezzi accesi o spenti) l’equipaggio ha tenuto il mezzo di soccorso in moto per mantenere una temperatura adeguata nel vano sanitario. La zona era tranquilla, e mai nessuno si sarebbe immaginato cosa sarebbe successo. Mentre i soccorritori stavano procedendo all’immobilizzazione, un delinquente è salito sull’ambulanza e l’ha rubata. Increduli i soccorritori della P.A. Novara Soccorso hanno dovuto allertare un altro mezzo e le Forze dell’Ordine. Il veicolo è stato ricercato da Carabinieri e dalla Polizia con il sospetto terribile che potesse essere utilizzato per un attentato nel centro cittadino o in un’area densamente abitata come la vicina Milano.  Soltanto il giorno dopo l’ambulanza è stata ritrovata nella periferia del capoluogo lombardo, completamente sfasciata e con l’attrezzatura radio rubata. Non solo: lo zaino da emergenza è stato depositato davanti ad una scuola all’alba, e ha causato un allarme bomba che ha costretto all’intervento gli artificieri. Insomma: l’incubo di Oslo ma per fortuna senza terroristi veri.

Cosa dice la normativa sulle ambulanze accese e chiuse?

Bisogna purtroppo constatare che oggi esiste molta confusione sulla procedura da tenere in caso di emergenza, rispetto all’abbandono del veicolo sanitario. I regolamenti sono demandati alle ASL e c’è chi chiede agli equipaggi di 118 di mantenere acceso e aperto il mezzo di emergenza, soprattutto quando ci sono condizioni meteo avverse come freddo intenso e neve. Questa azione è possibile – nelle ambulanze equipaggiate – con sistemi che mantengono il veicolo acceso ma con le chiavi disinserite. In altri casi non si può, e mantenere il veicolo acceso con le chiavi nel quadro mostra il fianco a questioni che nulla hanno a che vedere con il tema sanitario, e devono essere ricondotte nell’area della criminalità e della delinquenza. E’ vero che il criminale che ruba un’ambulanza – seppur accesa e con i lampeggianti inseriti – è passibile di denunce: furto e interruzione di pubblico servizio sono però reati che un delinquente capace di rubare un’ambulanza non teme minimamente. Si tratta quindi di una situazione estremamente complicata. Il CdS e le leggi dedicate ai pubblici ufficiali sono in contrasto. Se il Codice della Strada con l’articolo 157 infatti obbliga a spegnere il veicolo in caso di sosta o fermata, ecco che interviene l’articolo 4 della legge 689/1981 che esclude dalle condotte illecite questi atteggiamenti se compiuti durante l’assolvimento di un dovere o in stato di necessità.

L’ambulanza accesa garantisce la sicurezza?

Ne è sempre un esempio il posizionamento del mezzo di soccorso durante l’intervento su incidente stradale. In questo caso la sicurezza della scena è garantita ANCHE dall’ambulanza stessa, che deve essere posizionata con il motore acceso, i lampeggianti attivi e in modalità visibile per chi sopraggiunge. Il veicolo in caso di incidente stradale deve essere posizionato a trenta metri dall’evento, con un angolo di 45° rispetto  all’asse stradale, con ruote sterzate e freno di stazionamento inserito. Chiaramente l’autista deve scegliere in base alla situazione che si trova ad affrontare e al numero di soccorritori e di forze dell’ordine che sono presenti sulla scena. Inoltre tutte queste “buone norme” vanno concordate e scritte da protocolli operativi locali. Insomma: a livello normativo il discrimine fra tenere un’ambulanza accesa e un’ambulanza spenta lo da soltanto la coscienza del soccorritore, e questa cosa è decisamente un problema.  Non è possibile che nel mondo odierno si debba aver paura di farsi rubare un’ambulanza (un mezzo di emergenza a servizio di TUTTI i cittadini). La questione andrebbe affrontata nel più breve tempo possibile e nelle sedi più opportune. La disciplina tecnico-operativa sulla fermata dell’ambulanza in servizio di soccorso sanitario extra-ospedaliero non può essere diversa da una ASL all’altra, o da committente a committente. A fronte della norma del codice della strada che vieta di lasciare in fermata un veicolo con il motore acceso e senza la presenza dell’autista, interviene l’art.4 della legge 689/1981 che scrimina le condotte illecite realizzate nell’adempimento di un dovere o in stato di necessità.
Di eventuali reati correlati alla guida dell’autoambulanza fraudolentemente sottratta risponde il soggetto che li ha commessi.

Ricordiamo alcune piccole ma importanti regole di base: quando l’ambulanza deve restare accesa?

Prima di tutto è bene ricordare che l’ambulanza non deve essere troppo distante dal luogo delle operazioni. In genere 30 metri sono sufficienti per proteggere correttamente un incidente stradale. Se ci sono benzina, fiamme, o altri elementi di pericolo, bisogna valutare la scena e scegliere una distanza superiore, anche contattando la centrale operativa. La prima ambulanza che arriva sulla scena di un sinistro, per esempio, deve garantire la visibilità della scena, ridurre l’ostacolo ad eventuali arrivi di mezzi di soccorso secondari, restare sterzata con le ruote verso il margine della strada e restare leggermente inclinata (come ben spiegato sul libro “La Guida Sicura in Ambulanza”) per proteggere i soccorritori in caso di tamponamento. Con scarsa visibilità e ambulanza in contesto operativo (ad esempio sosta a centro carreggiata)  i lampeggianti accesi sono fondamentali .  E’  bene lasciare acceso il motore e utilizzare i sistemi di antifurto, se presenti, oltre a tenere accesi i fari. Ovviamente, poi ci sono le procedure per scendere dall’ambulanza, che sono molto importanti per evitare tragedie.

 

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