Soccorrere significa allargare la propria famiglia: due gemelli allietano la Croce Rossa di Taranto

Croce Rossa di Taranto in festa. Scegliere di soccorrere, per molte persone, non consiste nell’apprendere un certo numero di manovre, di tecniche e procedure: significa entrare in una famiglia, o allargare la propria

Doppio fiocco azzurro alla Croce Rossa di Taranto

Un concetto tanto più vero a Taranto, città nella quale la Croce Rossa ha vissuto in questi giorni la gioia di un doppio evento: la nascita di Riccardo e Francesco.

Sono gemelli omozigoti, e figli di Benedetto e Barbara.

Papà Benedetto Antonucci è un 28enne autista soccorritore dipendente CRI, mamma Barbara Annese è una 31enne volontaria della CRI – Comitato di Taranto.

Superfluo aggiungere che i due neonati hanno acquisito in qualità di zie e zii tutti i membri della sede, che si sono immediatamente affezionati ai due piccoli.

Hanno dovuto però attendere un po’, per poterli coccolare: i due, ha spiegato papà Benedetto ai giornali, sono nati prematuri, e sono quindi dovuti rimanere in ospedale per 20 giorni.

Le parole di gioia della Croce Rossa – Comitato di Taranto

Gli amici della CRI hanno regalato loro delle splendide tutine, particolarmente graziose, e hanno festeggiato l’arrivo sul profilo social dell’organizzazione di volontariato:

“Dare il benvenuto a 2 neonati non è mica facile – vi si legge -, per certi versi qualcosa di assoluto.

La famiglia CRI si allarga!

Tutti i volontari del Comitato di Taranto augurano buona vita ai piccoli Francesco e Riccardo, con loro sono nati anche papà Benedetto e mamma Barbara.

“Ovunque vi sia un essere umano, vi è possibilità per la gentilezza””.

Per approfondire:

Trasporto sanitario internazionale, ambulanza della Croce Rossa da Parigi a Milano per paziente 87enne

Fonte dell’articolo:

Profilo Facebook Croce Rossa di Taranto

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