World Patient Safety Day, l’impegno degli istituti Maugeri nella Giornata Mondiale della Sicurezza Sanitaria

Nella Giornata Mondiale della Sicurezza Sanitaria (World Patient Safety Day – 17 settembre), gli Istituti Clinici Scientifici Maugeri – una delle più autorevoli realtà di diagnosi, cura, ricerca e prevenzione, con 20 sedi in tutta Italia – ha comunicato di aver investito 3,7 milioni di euro in dispositivi vari di protezione individuale (novecentomila mascherine, un milione di camici protettivi, 18 milioni di guanti) nella fase più intensa della pandemia da Coronavirus.

“La Giornata del 17 settembre, che richiama a organizzazioni, operatori e cittadini nel nostro Paese e in tutto il mondo, il valore della sicurezza sanitaria – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Mario Melazzini – in Maugeri è diventata occasione per un preciso bilancio su come questo delicatissimo tema sia stato affrontato nell’emergenza COVID.

I numeri che oggi presentiamo certificano il grande impegno profuso, con gli Istituti lombardi e del Piemonte in prima linea, e rigorosi protocolli di sicurezza in tutti i nostri Istituti presenti sul territorio nazionale.

Per garantire la salute dei pazienti e dei lavoratori abbiamo recepito ogni direttiva, talvolta anticipando l’adozione di misure sempre più stringenti per migliorare la sicurezza.

Siamo pertanto molto soddisfatti di quanto fatto per i pazienti e per il nostro personale, che ringraziamo sempre per l’impegno e la dedizione, anche grazie alla creazione apposita di un gruppo multidisciplinare sotto la direzione sanitaria centrale guidata da Maria Gigliola Rosignoli”.

Negli Istituti Maugeri si è lavorato sulla pandemia già da fine febbraio, quando sono stati segnalati i primi casi nel lodigiano e si è preceduto, in maniera organica a riorganizzare l’attività sanitaria sulla base delle indicazioni ministeriali e regionali.

Oltre alla fornitura di Dpi appropriati al personale e alla sua formazione, Maugeri ha messo in campo una vasta riorganizzazione dei reparti che si è declinata in attività edilizie e di posa di nuova segnaletica, per delineare e separare le “aree rosse”, con pazienti COVID, e quelle “COVID free”, creando appositi percorsi, in una continua sanificazione degli ambienti. Importanti cambiamenti hanno interessato ovviamente la turnistica del personale, per il quale è stata intensificata la sorveglianza sanitaria (con tamponi e test sierologici), assicurando un servizio di counseling psicologico per il necessario sostegno per gli operatori impegnati nell’emergenza.

Malgrado si trattasse di convertire strutture con una mission prevalentemente riabilitativa in ospedali per acuti, gli istituti ICS Maugeri hanno risposto all’emergenza in tempi rapidissimi e assicurando una qualità di cura del COVID appropriata, in linea con il protocollo di trattamento della Organizzazione Mondiale della Sanità.

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