Caschi di protezione per chi opera nel soccorso, una selezione di modelli omologati, spesso "multi-ruolo"

I caschi di protezione ed i caschetti da soccorso sono uno dei DPI più importanti per il soccorritore in qualsiasi campo operi.

L’argomento caschi di protezione è sempre più spesso argomento di discussione fra operatori. I dati relativi a incidenti in cui la mancanza di una difesa del capo comprometta la saluta quando non addirittura la vita di una persona e non s’intende solo nello sport, ma più in generale in tutte le situazioni che espongono la parte più delicata del corpo, la testa, al richio di impatti violenti.

Una ricerca americana condotta dalla NIOSH, National Institute for Occupational Safety and Health ha valutato che gli operatori dell’EMS, spesso coinvolti in incidenti durante il trasporto dei pazienti, sono esposti ad un alto rischio di incolumità. In questa ottica la sicurezza interna dei veicoli viene studiata nei dettagli per limitare più possibile, in caso di incidente, danni a chi è dentro all’ambulanza, paziente e operatore.

Dato che le ferite, anche mortali, al capo hanno un’alta incidenza, è al vaglio l’ipotesi di incentivare anche per i soccorritori e i paramedici al’interno delle ambulanze, l’uso di un casco protettivo, agile e leggero, che consenta l’uso dello stetoscopio in quanto lascia libere le orecchie. Un modello con queste caratteristiche è stato presentato dall’azienda americana Arasan. Si tratta dell’EMT-1 Paramedic Helmet, B2, certificato FMVSS218, secondo gli standard della Federazione per la Sicurezza dei Veicoli di Sicurezza.

Lavorare con il casco all’interno di un veicolo di soccorso presuppone un cambio di abitudini non proprio automatico, ma se si pensa che per molte categorie, soprattutto sportive, il concetto gradualmente è stato acquisito, dal climbing al bike, all’equitazione, è probabile che in futuro, non solo negli States, ma anche in Europa, la questione possa diventare primaria.

Nel frattempo sono già diverse le situazioni che presuppongono l’uso del caschetto nelle operazioni di soccorso, dalla Croce Rossa, alla Protezione Civile, oltre che ovviamente presso i Vigili del Fuoco.

I caschi Manta per esempio sono modelli con un alto livello di protezione che si adattano a diverse situazioni di emergenza. Mixando più standard si adattano alle esigenze del salvataggio in acqua, in corda, nei soccorsi tecnici e nelle operazioni di ricerca in città, ma anche negli ambienti naturali così come sulle ambulanze.

Ecco una galleria dei modelli più diffusi.

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