EMPills: Questa ferita si infetterà 

È iniziato da poco il turno notturno ed arriva il signor Giacomo, un 70 enne dal simpatico accento piemontese, entra in sala visita con una vistosa benda che avvolge il ginocchio. “Mi sono ferito il ginocchio stamattina”.
“Stamattina???? Scusi, perché non è venuto prima??? “Oramai non si può più far nulla!”
Alzi la mano chi esclama ancora questa frase! È proprio così? Esiste un golden period nel trattamento delle ferite traumatiche? È possibile stratificare le ferite basata sul rischio infettivo?
Il trattamento di una ferita viene sempre vissuto come un momento di stacco…un piccolo pit-stop durante il turno. In quei 10-15 minuti ci si ferma un attimo, si può parlare con tranquillità con il paziente, con il collega… talvolta però mi capita di pensare e di domandarmi ”Chissà quel paziente di ieri con la ferita che fine ha fatto! Si sarà infettata? Sarà soddisfatto del risultato estetico?

Il 5% degli accessi in Pronto Soccorso è dovuto a ferite traumatiche. Il tasso di infezione di ferite traumatiche trattate in PS è tra il 2% e il 5%. L’antibiotico viene considerato cost-effective per le ferite ad alto rischio quando vi è una probabilità di infezione superiore al 5%. Tuttavia, non ci sono chiare linee guida su quali ferite siano ad alto rischio di infezione.

LO STUDIO
Un interessante articolo recentemente pubblicato su Emergency Medicine Journal può aiutarci a rispondere ad alcune domande.
Gli autori hanno condotto uno studio multicentrico prospettico di coorte, cercando di determinare il tasso di infezione di ferite traumatiche e se quelle ad alto rischio di infezione devono essere trattate con profilassi antibiotica o meritevoli di follow-up.
Infine, è stato effettuato un esame approfondito per quanto riguarda la relazione tra infezione e tempi di chiusura dopo la lesione al fine di stabilire se il tempo prolungato tra il trauma e la sutura aumenta il rischio di infezione.

METODI
Sono stati osservati i pazienti con ferite traumatiche trattate tra 1 ° Febbraio 2008 al 1° Settembre 2009 di tre PS. Sono stati esclusi dallo studio le lacerazioni derivanti da un morso umano o animale. Trenta giorni dopo il trattamento iniziale, i pazienti sono stati contattati ed attraverso un colloquio strutturato è stato condotta un’intervista telefonica.
I pazienti sono stati considerati “positivi” per un’infezione se nel periodo trascorso sono stati visitati da un medico per un’infezione della ferita e trattati con antibiotici orali e / o per via endovenosa.
Ai pazienti, inoltre, è stato chiesto il parere del risultato estetico della loro ferita determinando il livello di soddisfazione attraverso una scala di 100 punti ( da 0 a 100 quanto è soddisfatto della cicatrice?).
Infine, è stato anche chiesto se avrebbero voluto una revisione della loro cicatrice.

 

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