Elisoccorso a pagamento per gli sport estremi, in Friuli una proposta molto dibattuta: siete d'accordo?

FRIULI VENEZIA GIULIA – Elisoccorso con compartecipazione delle spese se il ferito da recuperare stava svolgendo sport estremi. E’ questa la proposta – che scatenerà dibattiti e molto probabilmente anche ricorsi al TAR – approvata dalla terza commissione del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, con la sola astensione del M5S. L’obiettivo è valorizzare il Soccorso alpino Cnsas del Friuli Venezia Giulia e potenziarne le funzioni di coordinamento negli interventi di soccorso, dando al CNSAS ruolo di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario in area montana.

Il testo, frutto di un lavoro di sintesi compiuto dal comitato ristretto istituito in seno alla Commissione, inserisce il Cnsas Fvg nel sistema di emergenza e urgenza sanitaria sia per quanto attiene agli indirizzi strategici, sia dal punto di vista operativo e finanziario. I rapporti tra Cnsas Fvg e Regione sono regolati da una convenzione coerente con gli indirizzi strategici della giunta regionale in materia sanitaria, di protezione civile e di corpo forestale.

Il provvedimento però tocca anche in modo piuttosto deciso il tema della compartecipazione alle spese di soccorso e recupero da parte dell’utente, per interventi di trasporto e soccorso in due casi: quelli privi di emergenza sanitaria e quelli con emergenza sanitaria in caso di eventi legati alla pratica di sport estremi. In quest’ultimo caso viene però a configurarsi un problema di scelta delle attività sportive a maggior rischio, attività che spesso comportano complesse operazioni di recupero dell’infortunato. In questo caso le nuove norme del Friuli Venezia Giulia prevedono una compartecipazione anche qualora l’intervento sia seguito da ricovero e accertamenti sanitari.

Il piano tariffario
Il piano tariffario relativo agli interventi, la determinazione della quota di compartecipazione, che non superiore comunque al 50% del costo complessivo, così come l’elenco delle attività a elevato impegno di soccorso, vengono rimandati a una successiva delibera della giunta e quindi a una decisione dell’assessore alla sanità del Friuli Venezia Giualia. Il CNSAS e il servizio di elisoccorso provvederanno poi anche alla rimozione e al trasporto delle salme sfruttando un nuovo protocollo operativo, realizzato in collaborazione fra Servizio Sanitario Regione e Dipartimento della Protezione Civile.  Per migliorare l’efficienza e la tempestività delle operazioni, si prevede poi l’avvio di una sperimentazione triennale dei nuovi sistemi di geolocalizzazione dei dispersi nelle zone non coperte da segnale telefonico. Il provvedimento contempla, infine, un’ulteriore modifica e perfezionamento delle norme finanziarie.

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