A Hebron la Croce Rossa Italiana da un futuro ai bambini che futuro non hanno, con un nuovo ospedale

I bambini sono il futuro di ogni popolo e sono anche tra i più vulnerabili in situazioni di crisi e violenza diffusa. Proprio per questo la Croce Rossa Italiana, con una donazione di 200 mila euro, ha supportato l’ospedale pediatrico di Hebron, in Palestina. Un altro passo in una collaborazione che vede la CRI al fianco della Mezzaluna Rossa Palestinese dal 2005 con progetti di supporto psicosociale, ma anche alle strutture sanitarie, senza dimenticare l’aiuto nelle emergenze umanitarie causate dai conflitti armati che si sono susseguiti negli anni. L’ospedale di Hebron è il simbolo di questa cooperazione: prima la cucina e le mense, poi le due sale operatorie e ora l’acquisto di nuove importanti attrezzature mediche che fanno di questa struttura un polo di eccellenza per la maternità e per l’infanzia.

“L’ospedale della Mezzaluna Rossa Palestinese è un punto di riferimento non solo per Hebron, ma per tutta la Cisgiordania e anche per la Striscia di Gaza: una struttura pubblica di eccellenza e all’avanguardia anche grazie all’aiuto della Croce Rossa Italiana”, spiega Roberta Fusacchia, delegata CRI nei Territori Occupati Palestinesi.

Secondo l’annual report della Mezzaluna Rossa Palestinese, nel 2015 i pazienti trattati nella struttura pediatrica sono stati 85.948, le due sale operatorie finanziate dalla Croce Rossa Italiana hanno accolto 2.641 persone, mentre sono stati 60 i casi provenienti dalla Striscia di Gaza.

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