AH1N1, parliamo della cosiddetta influenza dei suini

Definizione di AH1N1

L’influenza AH1N1 (influenza dei suini) è una malattia respiratoria virale molto contagiosa che colpisce con una bassa percentuale di mortalità. a trasmissione avviene per via aerea attraverso piccole gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie; il periodo di incubazione è in genere di qualche giorno.

Esistono portatori sani del virus non riconoscibili.

La pericolosità dell’influenza suina (inferiore a quella stagionale) dipende dalla preesistenza di patologie croniche.

Ancora più alta per chi soffre di problemi cardiorespiratori.

Sintomi di AH1N1

I sintomi dell’influenza H1N1 sono simili a quelli di altre influenze di stagione: febbre al di sopra dei 38°C, dolori muscolari e alle articolazioni, mal di gola, tosse secca, astenia, mancanza di appetito, mal di testa e brividi.

Sono stati inoltre riportati casi di vomito e di diarrea.

Il paziente infettato è contagioso da 2-3 giorni prima della comparsa dei sintomi e per i 4-5 giorni successivi.

La maggior parte delle persone si ristabilisce in una settimana. Alcune persone sono maggiormente a rischio di complicanze se colpiti dalla febbre.

I gruppi più vulnerabili sono le persone:

  • con malattie polmonari croniche;
  • con malattie cardiache croniche;
  • con malattie ai reni croniche;
  • con malattie al fegato croniche;
  • con malattie neurologiche croniche (disordini neurologici che includono sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA);
  • immunodepresse (causata da malattia o da farmaci) ;
  • con diabete mellito;
  • che hanno assunto farmaci per l’asma nel corso dei tre anni precedenti;
  • anziane al di sopra dei 65 anni di età;

Cura, prevenzione nell’ AH1N1

In caso di malattia i medici invitano a non recarsi in Pronto Soccorso, in ambulatorio od in farmacia, ma di contattare preventivamente il proprio medico di famiglia.

E’ molto importante assumere abbondanti liquidi per evitare la disidratazione (acqua, infusi e tisane, brodo, succhi di frutta, spremute, integratori di sali minerali per attività sportive).

Per quanto riguarda gli antibiotici la maggior parte delle persone non necessita di farmaci specifici, ma può essere di sollievo l’utilizzo di farmaci sintomatici per alleviare le manifestazioni più debilitanti come la febbre e la sensazione di dolore diffuso: possono essere somministrati paracetamolo o ibuprofene, entrambi acquistabili senza ricetta medica.

AH1N1, la vaccinazione

La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze.

Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutte le persone che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.

Il vaccino stagionale è disponibile presso le farmacie.

Linee guida

  • Il vaccino non garantirà l’immunità;
  • i bambini con più di 2 anni, adolescenti ed adulti non necessitano di alcuna terapia antivirale, in quanto l’influenza A si è dimostrata essere autolimitante;
  • nelle persone anziane, ossia con più di 65 anni, è invece consigliabile valutare attentamente la situazione clinica per decidere se ricorrere o meno a farmaci antivirali, sopratutto nei soggetti a forte rischio di complicanze (bambini con meno di 2 anni, malattie polmonari, cardiovascolari ma non gli ipertesi, diabetici, HIV, …);
  • il trattamento con farmaci antivirali è sempre raccomandato nelle donne in gravidanza, negli asmatici, negli obesi con Indice di Massa Corporea superiore a 30;
  • anche in allattamento è possibile l’utilizzo dei farmaci antivirali, poiché i vantaggi per il lattante sono superiori ai trascurabili rischi;
  • il trattamento, quando deciso, deve essere iniziato il prima possibile e portato sempre a termine a meno di effetti collaterali;
  • il ciclo completo prevede 5 giorni di terapia, 2 somministrazioni al giorni (cioè ogni 12 ore) qualsiasi sia il farmaco scelto.

AH1N1, cosa fare

I medici di famiglia consigliano, in caso di contagio, di:

  • non uscire da casa fino a quando non sia trascorso un giorno intero senza febbre,
  • sostare sempre nella stessa stanza;
  • se possibile usare un bagno diverso dagli altri membri del nucleo famigliare,
  • avere contatti con un unico famigliare;
  • evitare contatti non strettamente necessari con familiari e amici e ancor più con i bambini e donne in stato di gravidanza;
  • coprire bocca e naso con fazzoletto di carta in caso di tosse o starnuti;
  • smaltire i fazzoletti in sacchetti chiusi immediatamente dopo l’uso.

E’ invece importante che in casa gli altri membri della famiglia:

  • provvedano ad arieggiare gli ambienti;
  • si lavino accuratamente e frequentemente le mani con acqua calda e sapone dopo ogni contatto con il malato;
  • evitino il contatto diretto con le diverse secrezioni ed escrezioni del malato, in caso di necessità a seguito del contatto è consigliabile lavarsi le mani o le altre parti del corpo, cambiare gli indumenti e lavarli come di consueto;
  • evitare di portare le mani a contatto con le mucose degli occhi, del naso e della bocca;
  • fare uso di guanti usa e getta per la pulizia dei materiali usati dal malato e/o contaminati da secrezioni e/o escrezioni del malato (fazzolettini, pigiami, biancheria) e lavarsi sempre le mani dopo la rimozione dei guanti che vanno smaltiti ogni volta e non riutilizzati;
  • prima di riutilizzare asciugamani, posateria, bicchieri, indumenti, lenzuola, coperte e federe usate dal malato è necessario procedere al consueto lavaggio a caldo;

Prevenzione

Come prevenzione seguire i seguenti consigli:

  • lavarsi frequentemente le mani;
  • coprire bocca e naso quando si starnutisce;
  • isolare volontariamente dalle persone con malattie respiratorie febbrili;
  • usare le mascherine;
  • mantenere un’adeguata distanza (circa 1 m) tra persona e persona è considerata una misura efficace per prevenire la trasmissione dell’influenza.
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