Ambulanze e volontariato: si al trasporto senza gara d'appalto

Finalmente è arrivata la decisione della Corte di Giustizia Europea sulla possibilità che un’associazione Onlus possa aggiudicarsi una convenzione con l’ASL in affidamento diretto. E la decisione sorride alle associazioni di volontariato che in Italia sono una delle spine dorsali del soccorso in emergenza.

Il caso era stato sollevato nel 2010 da Anpas, che si era aggiudicata la convenzione stipulata dall’ASL 5 della Liguria senza l’emissione di una gara d’appalto, ma con affidamento diretto. La Corte di Giustizia Europea l’11 dicembre ha emesso quindi la sua sentenza, positiva, di fronte a questa situazione. In passato si era pronunciato contro le associazioni di volontariato l’avvocatura generale della corte, ma il suo punto di vista è risultato perdente di fronte alle posizioni di Anpas.

Le Anpas possono fare servizio di trasporto sanitario senza Gara d’appalto: “Una grande vittoria, grazie anche a Anpas Liguria, che riconosce l’importanza e la peculiarità del nostro modo di fare volontariato” afferma Fabrizio Pregliasco Presidente Nazionale dell’Anpas.

L’iter giudiziario era iniziato nel 2010 con la convenzione stipulata dall’Asl 5 della Liguria con Anpas, per il trasporto sanitario di urgenza senza gara d’appalto . Dopo numerosi passaggi nei tribunali amministrativi, il pronunciamento arrivato da Lussemburgo è chiaro: “Il volontariato può svolgere trasporto sanitario di urgenza e di emergenza con affidamento diretto senza gara d’appalto secondo i principi di universalità, di solidarietà e di efficienza economica”.

Grande la soddisfazione nel mondo del volontariato, soprattutto da parte del presidente Nazionale Fabrizio Pregliasco: “Una grande vittoria, grazie anche a Anpas Liguria, che riconosce l’importanza e la peculiarità del nostro modo di fare volontariato. Non solo, quindi un risparmio, ma è anche e soprattutto alla luce di questa ulteriore conferma di questa storica sentenza della Corte Europea che non dobbiamo dar per scontato il servizio qualificato svolto con grande passione e competenza dai nostri volontari, il vero capitale umano e sociale di ogni comunità. Grazie alla battaglia portata avanti dagli amici liguri oggi abbiamo indicazioni a livello nazionale su questo argomento. Avevamo già qualche contestazione in Piemonte e con questa sentenza si è fatta luce su questa tematica”.

Questo pronunciamento toglie ogni tipo di dubbio dagli affidamenti diretti che avvengono in Italia, diversamente da quanto accade in altri paesi europei. “Il rischio – continua Pregliasco – era che ogni struttura avrebbe dovuto fare una gara di appalto nella quale si sarebbero inseriti soggetti privati che avrebbero potuto in certi casi non avere condotte specchiatissime. La nostra non è una volontà di essere i soli e voler escludere gli altri ma il rischio era quello di una nostra esclusione, l’esclusione di una realtà attiva che rappresenta la cittadinanza attiva e coesione sociale che deve essere tutelata e garantita svolgendo in molti casi un servizio fondamentale per il territorio. In Liguria occorre dire che la Legislazione Regionale aveva già seguito le nostre indicazioni, con questa sentenza ciò avverrà anche a livello nazionale”.

 

IL COMUNICATO DI ANPAS SULLA VITTORIA DEL VOLONTARIATO IN CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

Con la sentenza C-113/13 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha riconosciuto agli enti no profit la possibilità di svolgere trasporto sanitario di urgenza e di emergenza con affidamento diretto senza gara d’appalto secondo i principi di universalità, di solidarietà e di efficienza economica.

Una sentenza spartiacque e una vittoria per Anpas, e in particolare per il comitato regionale ligure e che riguarderà anche altre regioni d’Italia: dopo un lungo iter iniziato nel 2010 con la convenzione stipulata dall’Asl 5 della Liguria con Anpas Liguria per per il trasporto sanitario di urgenza senza gara d’appalto. e il successivo ricorso di altre due cooperative (San Lorenzo e Croce Verde Cogema) che hanno chiesto l’annullamento delle convenzioni facendo riferimento alla direttiva direttiva 2004/18/CE sull’aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi.

Anche in riferimento all’articolo 118 della Costituzione, alla legge 266/1991 sul volontariato e alla legge 833/1978 che istituisce il servizio sanitario nazionale, i giudici di Lussemburgo hanno stabilito che il modello ligure ha mantenuto un servizio accessibile a tutti e ha perseguito gli obiettivi di solidarietà ed efficienza di bilancio.

Secondo Lorenzo Risso, presidente di Anpas Liguria «Questo importante risultato è stato raggiunto anche grazie alla caparbietà di tutti noi nel voler difendere il volontariato come principale protagonista del trasporto sanitario ligure. Questa sentenza è un importante indirizzo per la soluzione di vertenze pendenti anche in altre regioni sull’affidamento dei trasporti sanitari al volontariato. Un grazie anche alla grande professionalità e competenza dello studio legale che ci ha sostenuto nonostante le perplessità a seguito del parere espresso ad aprile dall’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea Nils Wahl».

«È una importantissima vittoria che riconosce l’importanza e la peculiarità del nostro modo di fare volontariato», ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. «Il servizio che fanno i nostri volontari è il segno della comunità che si organizza facendo riferimento all’articolo 118 della Costituzione sul principio di sussidiarietà. La storia del soccorso, del quale il volontariato è parte integrante e fondativa, è anche la storia dei singoli territori e delle comunità. Non solo, quindi un risparmio, ma è anche e soprattutto alla luce di questa ulteriore conferma di questa storica sentenza della Corte Europea che non dobbiamo dar per scontato il servizio qualificato svolto con grande passione e competenza dai nostri volontari, il vero capitale umano e sociale di ogni comunità».

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