Catastrofe in Irpinia. Pullman cade in una scarpata, 39 morti

Doveva essere un tranquillo ritorno a casa in pullman dopo tre giorni di vacanza nel Beneventano. E invece lo scoppio di una gomma ha trasformato la gita in una catastrofe irreparabile, causata da un terribile volo di trenta metri da un viadotto dell’autostrada A16 Napoli-Canosa.

A bordo del pullman, 49 persone di cui solo 10 estratte ancora vive dalle lamiere del pullman; i feriti sono stati trasportati in ospedale grazie all’aiuto dei soccorritori, ma le loro condizioni sembrano molto critiche e il bilancio dei morti pare proprio essere destinato a salire. La dinamica dell’incidente, anche grazie alle numerose testimonianze, è chiara: una gomma sul lato sinistro del pullman è scoppiata improvvisamente, facendo perdere il controllo del mezzo al conducente. Il pullman ha così tamponato numerose vetture impattando poi contro il guard rail che non ha retto l’urto. Una volta schiantatosi a terra, dopo un volo di trenta metri, il pullman si è addirittura spezzato in due parti. Sono stati subito trovati ed accertati diversi morti sul colpo, mentre altre vittime sono decedute in ospedale.

La prima chiamata di richiesta di aiuto è arrivata alla Polizia stradale alle 20.46. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, le operazioni di soccorso sono apparse subito problematiche, soprattutto a causa dell’oscurità. Queste le parole di Pellegrino Iandolo, caposquadra dei Vigili del Fuoco: “La situazione è critica, i nostri uomini stanno lavorando per salvare quante più vite possibile mentre su di loro incombe la minaccia di questi pezzi di cemento che, in bilico sul viadotto, potrebbero precipitare su di loro. Altro personale sta lavorando per mettere in sicurezza il guardrail pericolante“. Nell’incidente sono rimaste ferite in modo lieve anche alcune persone che si trovavano nelle 13 automobili tamponate dal pullman.

Questa mattina è stata avviata l’inchiesta da parte della procura di Avellino per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Si cercherà così di chiarire l’eventuale responsabilità del conducente, che è morto nell’incidente, ma anche quali fossero le condizioni di carattere tecnico della corriera. Non è da escludere un esame della qualità della barriera di protezione che è stata abbattuta durante l’incidente.

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