“Cinofili non brevettati, state a casa”: Cè ancora troppa gente attorno al terremoto

E’ una polemica che nasce per portare avanti maggiore ordine e maggiore chiarezza nella macchina dei soccorsi, quella che Flavio Tunno, responsabile delle unità cinofile dei  Vigili del Fuoco, ha aperto nelle scorse ore su Facebook. Dal responsabile della Scuola Nazionale delle Unità cinofile dei Vigili del Fuoco di Volpiano arriva un appello affinché chi non è preparato e certificato, rimanga a casa. Questo solo nell’interesse di chi lavora e scava per trovare le vittime, per evitare complessità e incomprensioni inutili nel luogo di una tragedia. Riprendiamo e riportiamo le parole di Tunno sperando che possano essere uno stimolo.

Abbiamo la necessità che i cinofili non brevettati stiano a casa con i loro cani non preparati per tali eventi. I motivi sono intuibili. Chiedo più onestà intellettuale da parte di chi li gestisce. Vale più un conduttore con le sue mani che un’unità cinofila non preparata.

Il filtro è normale che non funzioni nell’immediatezza dell’evento, ma se contribuiamo a creare caos questo è sbagliato.

Cani da acqua, superficie e non brevettati su macerie devono stare a casa nel rispetto delle persone coinvolte e del sistema di soccorso!

Abbiamo dovuto perdere tempo per sanare questa problematica generata dai cinofili stessi. Siate onesti! Bisogna essere pronti per tali eventi se no ci rimettono i soggetti sopra citati e la cinofila da soccorso in generale.

A buon intenditor poche parole… le polemiche a zero! Da parte nostra abbiamo un sistema che a regime funziona ma non deve essere condizionato da tali situazioni. Grazie e chiedo una reale rivalutazione dei singoli responsabili sui numeri di attivazione ed esperienza annesse.

Ricordiamo che sul luogo del terremoto sono attivi più di 2500 volontari e che sono assistite 4079 persone, ospitate nei campi e nelle strutture allestite allo scopo. 1129 persone trovano alloggio in quelle messe a disposizione nella Regione Lazio, in 1256 trovano posto nelle Marche, 1160 persone trovano alloggio nelle aree e strutture predisposte in Umbria e 534 persone risultano alloggiate in aree allestite in Abruzzo.

La disponibilità complessiva è di oltre 7086 posti, ai quali si aggiunge la possibilità di predisporre ulteriori moduli secondo necessità.

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