Coronavirus, nel Lazio oltre 2.400 operatori sanitari Covid+ in Asl e ospedali pubblici

Coronavirus, ad essere colpiti sono tanti, troppi, operatori sanitari. Pagano il dedicarsi ai malati e, talvolta, la mancanza di protezioni individuali o strutture adeguate. “Sono oltre 2.400 gli operatori sanitari delle Asl e degli ospedali pubblici del Lazio in questo momento positivi al Covid“. A dirlo, il segretario generale della Cisl Fp Lazio, Roberto Chierchia.

Operatori sanitari Covid+, il triste primato al Policlinico Umberto I

Il maggior numero di contagiati si registra al policlinico Umberto I di Roma, con 220 operatori positivi, seguito dal Gemelli con 140, dal San Camillo con 120 e dal policnico Tor Vergata con 100.

Per quanto riguarda le Asl, invece, ci sono 150 positivi all’Asl Roma 2, 140 all’Asl Roma 5, 100 all’Asl Roma 4, 80 all’Asl Roma 1.

Nelle province il contagio maggiore riguarda l’Asl di Viterbo con 170 positivi, seguita da Latina con 120.

“Purtroppo soltanto dal 10 novembre si sta attuando la sorveglianza sanitaria, che prevede tamponi per i dipendenti ogni quindici giorni- spiega Chierchia-.

E’ una misura determinante perché sia contenuto il contagio.

Inoltre continuiamo a chiedere un maggiore rafforzamento dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione (Spp), una figura prevista dal ‘decreto Sicurezza’”.

Secondo il segretario generale della Cisl Fp Lazio “all’Umberto I, per esempio, dallo scorso marzo la persona che se ne occupa ha un contratto libero professionale senza vincoli di subordinazione e di orario che non garantisce una presenza quotidiana nell’azienda, ma va due volte a settimane.

Parliamo di un policlinico dove tra dipendenti e specializzandi lavorano più di 7mila persone”.

Per quanto riguarda la sanità privata accreditata, Chierchia sottolinea infine che “non riusciamo ad avere dati certi sui dipendenti positivi, ma sicuramente abbiamo superato il migliaio”.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Agenzia Dire

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