'L'esercito della carità' - Il volume che celebra i 150 anni della Croce Rossa di Parma

All’inizio era l’Associazione pei soccorsi ai militari feriti e malati in tempo di guerra. Poi è diventata Croce Rossa, che a Parma è un ente istituzionalizzato il 13 maggio 1866, durante un’adunanza pubblica nell’Aula consiliare del Municipio. La storia di questa associazione è iniziata grazie ad un anonimo gruppo di benefattori, e dopo 150 anni è giunto il momento di celebrare una istituzione che ha accompagnato la città fra mille eventi e necessità. La Croce Rossa c’era e c’è ancora oggi grazie allo spirito che pervade la città di Parma e agli storici sette principi universali che legano l’assistenza al prossimo e la carità umana nel conforto del dolore e delle malattie.

Il libro edito da MUP Parma è nato da una lunga ricerca a più mani. La storia della Croce Rossa è stata ripercorsa con un approccio tematico-cronologico minuzioso e dettagliato, dividendo i capitolo del libro grazie alle tappe salienti della storia della Comitato parmense: dal suo lungo “apprendistato” ottocentesco, oggetto del saggio di Alessandra Mastrodonato, alla partecipazione in prima linea alla guerra italo-turca, descritta minuziosamente e con attenzione da Carlo Ugolotti. Ma c’è spazio anche per la Croce Rossa di Parma nel primo conflitto mondiale, grazie al racconto e ai contributi raccolti da Cecilia Boggio, il rapporto con la città nei controversi anni del fascismo e delle barricate di Parma, che sono state un segno importante della situazione e del sentimento cittadino, fino poi ai racconti – ricostruiti dall’abile prosa di Salvo Taranto – della Croce Rossa di Parma durante la seconda guerra mondiale. Nel volume “l’esercito della carità” è stata raccontata anche con passione il difficile rapporto storico fra Croce Rossa e Pubblica Assistenza, una piccola “guerra” fra due Croci che ormai è un ricordo di diatribe lontane.

Questo volume permette – tramite il racconto della storia della CRI – di raccontare e far capire come la Croce Rossa di Parma si sia inserita e radicata nel tessuto sociale della città. Ne è prova l’importante saggio finale di Domenico Vitale, che porta la testimonianza del sentimento e del rapporto sul territorio che la Croce Rossa ha intessuto con i cittadini, generando quella solidarietà e quella socialità che hanno “contribuito nel corso del Novecendo a mediare il radicamento della Croce Rossa all’interno della società cittadina”.

Il libro sarà presentato domattina 24 giugno alle ore 11.00 presso la sede della Croce Rossa di Parma in via Riva 2, di fianco a Piazzale Picelli.

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PRESENTAZIONE – A CURA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE ZAMMARCHI

Da centocinquant’anni la Croce Rossa a Parma lavora, molto spesso in silenzio, per aiutare le persone deboli e vulnerabili, senza guardare il colore della pelle, il credo politico o religioso, la condizione sociale. Uomini e donne della nostra città e della nostra provincia hanno dedicato buona parte della loro vita ad aiutare chi aveva bisogno, non solo a Parma, ma in ogni parte d’Italia e anche nel mondo. Tra di loro ci sono state persone di ogni ceto sociale e di ogni età che hanno sempre lavorato, fianco a fianco, in tempo di guerra e in tempo di pace, per alleviare le sofferenze delle persone meno fortunate. Con il loro spesso umile, ma importante lavoro e con il loro esempio hanno diffuso e continuano a diffondere i famosi sette principi con i quali il nostro fondatore, Henry Dunant, ha creato nel 1859 quella che poi sarebbe diventata in tutto il mondo la Croce Rossa e la Mezza Luna Rossa e che oggi è presente in ben centonovanta Paesi.

Questo libro è stato fortemente voluto da tutto il Consiglio direttivo attualmente in carica, ma anche da molti volontari che, in ogni ruolo, oggi indossano con orgoglio la divisa della Croce Rossa a Parma. Il libro non vuole essere un’autocelebrazione della pur meritevole opera svolta in questi centocinquant’anni, ma vuole consegnare alle giovani generazioni e alle generazioni che verranno un prezioso stralcio della storia della Croce Rossa di Parma, che è stata parte attiva ed integrata della storia della nostra città. Gli uomini e le donne presenti in questa pubblicazione devono essere ringraziati per quello che hanno fatto, ma devono essere visti anche come un esempio di vita per i volontari presenti e futuri delle Croce Rossa parmigiana e parmense.

Umanità, Unità, Neutralità, Imparzialità, Indipendenza, Universalità e Volontarietà: questi sono i principi che hanno animato dal 13 maggio 1866 la Croce Rossa di Parma e ci auguriamo che anche grazie a questo libro essi siano un punto di riferimento anche per gli anni a venire. I valori che la Croce Rossa, a livello locale, ma anche sul piano mondiale, sta portando avanti da oltre un secolo e mezzo siano davvero una luce per il futuro, in un mondo in cui i veri valori sono troppo spesso calpestati e ignorati. Ci auguriamo, con questa splendida opera, di non celebrare soltanto un anniversario importante, ma di creare un punto di riferimento e una guida non solo per i volontari della Croce Rossa, ma per tutta la città di cui la Croce Rossa è stata, è e sarà sempre una parte significativa che ha portato e porterà avanti i grandi valori della parmigianità più vera.

È doveroso ringraziare per questa bellissima opera l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, che fin da subito, con il suo presidente, dott. Attilio Ubaldi, e il suo direttore, dott. Marco Minardi, ha accettato di dedicare tanto impegno e tanto tempo per realizzare questo ambizioso progetto. Insieme a loro, ovviamente, un sentito grazie a tutti i ricercatori che si sono impegnati con tanta dedizione e hanno analizzato i vari aspetti, le tante opere e le tante persone che hanno riempito questi centocinquant’anni di vita della Croce Rossa e della città di Parma.

Grazie anche a tutti i testimoni, volontari e non, che hanno dato il loro prezioso contributo alla ricostruzione degli ultimi decenni di vita della nostra benemerita associazione.

Infine, un sentito grazie alla Casa Editrice Monte Università Parma, al suo presidente, Marzio Dall’Acqua, e a tutto il personale che ha realizzato questa pregevole opera e alla Fondazione Monte Parma, al suo presidente, prof. Delsignore, e a tutto il Consiglio che ha accettato con entusiasmo di contribuire alla sua realizzazione.

Sono sicuro che questa opera sarà un prezioso regalo per tutti noi volontari e per la città intera.

Dott. Giuseppe Zammarchi

NOTA DELLA CURATRICE – ALESSANDRA MASTRODONATO

Scritto in occasione dei centocinquant’anni dalla nascita del Comitato provinciale parmense della Croce Rossa Italiana, il presente volume è frutto di un lavoro a più mani che ha visto impegnati per oltre un anno diversi ricercatori dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma.

 

L’02ipotesi di partenza da cui ha preso le mosse la ricerca era quella di ricostruire con un approccio tematico-cronologico le tappe salienti della presenza cittadina della CRI, con particolare attenzione ai momenti di partecipazione diretta della Squadriglia sanitaria parmense, dei militi, delle dame e delle infermiere volontarie nell’ambito di guerre, emergenze e calamità naturali, al fine di delinearne l’impegno solidaristico e l’identità associativa in seno alla società locale. Scopo precipuo del volume non è, infatti, tanto quello di costruire una cronaca evenemenziale della storia del Comitato parmense, quanto quello di indagare come esso si è inserito nel tessuto sociale della città e si è, nel tempo, relazionato con la comunità locale.

 

 

Filo conduttore dei diversi contributi ivi raccolti è, dunque, proprio il tentativo di assumere lo sviluppo associativo e la progressiva affermazione della Croce Rossa a livello locale come un indicatore e un punto di vista privilegiato per gettare luce sulle pratiche sociali, le reti di solidarietà e la dialettica politica che hanno caratterizzato nella seconda metà dell’Ottocento e attraverso il lungo Novecento il contesto cittadino, ricostruendone l’evoluzione e le dinamiche interne. Nel contempo, le vicende della città fungono da sfondo e necessario terreno di coltura per comprendere appieno la peculiare identità del Comitato parmense, segnato da una costante tensione tra la sua naturale vocazione umanitaria, che ne ha proiettato lo slancio solidaristico verso l’esterno, nei diversi teatri di guerra e nell’ambito delle molteplici emergenze e calamità che l’hanno visto di volta in volta impegnato in prima linea al servizio delle popolazioni colpite, e un inesausto tentativo di radicamento all’interno della società cittadina, nelle pieghe dei suoi equilibri socio-politici e delle sue istituzioni. In tal senso la presente ricerca, rifuggendo programmaticamente da una prospettiva di carattere celebrativo, ambisce ad inserirsi, dal punto di vista storiografico, nel campo della storia sociale.

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Al termine di questo lavoro estremamente stimolante, ma al tempo stesso impegnativo e non privo di difficoltà, soprattutto per via del lungo arco temporale coperto e della strutturale scarsità di documentazione archivistica che, come si dirà nei singoli contributi, ha reso particolarmente ardua la ricostruzione di alcuni periodi, ci è gradito ringraziare quanti hanno contribuito alla sua realizzazione. In primo luogo, il nostro ringraziamento va a tutto il personale dell’Archivio Storico del Comune di Parma, della Biblioteca Civica e dell’Emeroteca Comunale, per la cortese e professionale assistenza nella ricerca delle fonti e nel lavoro d’archivio. Desideriamo, inoltre, esprimere sincera gratitudine all’attuale ispettrice delle crocerossine, Sonia Magnani, e ad Amelia Campanini, già ispettrice delle infermiere volontarie nei primi anni Duemila, per averci gentilmente messo a disposizione l’archivio delle crocerossine parmensi e tutta la documentazione in loro possesso, che si è rivelata fondamentale per gettare luce nella storia delle donne della Croce Rossa di Parma e ricostruirne i profili biografici e il peculiare contributo all’interno dell’associazione.

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Particolarmente preziose, soprattutto per colmare i vuoti documentari relativi ad alcuni periodi storici e dare spessore alla storia più recente del Comitato parmense, sono state le testimonianze di alcuni volontari e dirigenti della cri di Parma, che pure ringraziamo per il tempo dedicatoci e per aver accettato di condividere con noi le loro storie, tassello di una Storia più grande che si nutre delle memorie e delle narrazioni dei singoli. Tra loro, un ringraziamento particolare va a Guido Raminzoni, per l’importante contributo alla ricostruzione di alcuni passaggi cruciali nella vita recente del Comitato, che ci ha permesso di arricchire la prospettiva storiografica della ricerca con un appassionato sguardo dall’interno. Una parte di queste testimonianze e conversazioni, che costituiscono un significativo patrimonio di fonti orali sulla storia della cri parmense nell’ultimo cinquantennio, trovano posto nell’appendice del presente volume, trascritte grazie all’amichevole collaborazione di Andrea Oppici, giovane volontario del Comitato parmense.

In questa sede cogliamo, inoltre, l’occasione per ringraziare tutti gli enti e le istituzioni che, lo scorso 26 novembre, hanno patrocinato il Convegno L’esercito della carità: 150 anni di Croce Rossa a Parma, svoltosi nella Sala conferenze del Comitato parmense della cri, in occasione del quale sono stati presentati alla cittadinanza i primi risultati della presente ricerca.

É doveroso, infine, ricordare il prezioso contributo di Francesca Badi, che ha pazientemente curato l’editing dei testi, e la competente e puntuale consulenza fornitaci dal dott. Andrea Cattabiani, che volentieri ha messo a nostra disposizione il suo archivio personale e le sue conoscenze in materia. Ma il ringraziamento più grande va a tutti i volontari e le volontarie del Comitato parmense e delle Delegazioni della provincia che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito a collaborare alla ricerca e si sono sollecitamente mobilitati per contribuire alla sua buona riuscita. A tutti/e loro questo volume è dedicato.

A.M.

Ringraziamo gli autori e ricordiamo che è possibile ordinare il volume sul sito Mup editore.

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