Oltre 200 persone bloccate su due lastre di ghiaccio al largo di Riga. Imponenti le operazioni di evacuazione

Oltre 200 persone, comprese donne e bambini, rimaste bloccate su due lastre di ghiaccio staccate dalla costa lettone e spinte verso il golfo di Riga, sono state tratte in salvo.

L’incidente ha sorpreso centinaia di persone intente a pescare, nonostante l’allerta dei vigili del fuoco, in previsione del ponte pasquale, di non affollare la zona e i ripetuti consigli del governo a desistere dalla rischiosa pesca sui ghiacci.

Ma i pescatori continuano a concentrarsi pericolosamente sulle acque ghiacciate, rimanendo ogni anno vittime delle acque del Baltico e richiedendo decine e decine di soccorsi.

L’ultima, in ordine cronologico, è la colossale operazione di salvataggio che secondo le informazioni del servizio di protezione civile del Paese ha coinvolto elicotteri e mezzi della marina. Le pessime condizioni meteo, le temperature gelide, il vento forte e le onde alte hanno contribuito a complicare i soccorsi.

181 civili, intrappolati su un banco di ghiaccio vicino all’isola di Vakarbulli, sono stati condotti a terra a bordo di una nave militare, altri quaranta sono stati salvati con l’elisoccorso.

Per una delle vittime tratte in salvo è stato necessario un trattamento specifico per un principio di assideramento, ma nel complesso le operazioni di salvataggio e di evacuazione, nonostante le difficoltà, sono state gestite con successo, grazie alla collaborazione e la sinergia dei diversi corpi, dai vigili del fuoco alla Guardia Costiera, il soccorso aereo e le forze militari.

Il Ministro per l’Emergenza lettone ha esortato ancora una volta i cittadini ad evitare le passeggiate e la pesca sul ghiaccio, causa di frequenti interventi delle squadre di soccorso, impegnate a fronteggiare maxi emergenze che coinvolgono quasi sempre un numero elevato di persone.

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