Nuova frontiera integrazione macchine nel trattamento oncologico: gli accelleratori lineari nei trattamenti a Modena

Trattamento oncologico, oltre 1.000 trattamenti con i nuovi acceleratori lineari in 24 mesi.

 

TRATTAMENTO ONCOLOGICO, I NUOVI ACCELERATORI LINEARI

Questo il bilancio dei due nuovi acceleratori lineari, installati nel giugno del 2018 e del 2019 nella Radioterapia dell’Azienda ospedaliero – universitaria di Modena, diretta dal professor Frank Lohr.

Dati che mostrano l’importanza di questo upgrade tecnologico, finanziato in parte grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, alla Regione Emilia-Romagna e all’Aou di Modena.

Grazie a continui investimenti e ad un’ampia esperienza del team maturata in decenni -spiega una nota dell’Aou-, la Radioterapia modenese, con cinque acceleratori lineari (quattro a Modena e uno a Carpi), rimane tra le poche strutture a livello nazionale, in grado di offrire tutte le tecniche altamente specializzate per il trattamento dei tumori solidi: Vnat e Tomotherapy, Radiochirurgia, Brachiterapia ginecologica in stretta collaborazione con le UU.OO di Ginecologia e Anestesia, breathhold-gating (trattamento in respiro atteso per la protezione del cuore) e Total Body Irradiation (Tbi).

MODENA, OBIETTIVO PERSONALIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO ONCOLOGICO

Per migliorare ancora di piu’ la personalizzazione dei trattamenti, e’ stato recentemente portato a compimento un progetto dell’Azienda ospedaliero – universitaria – grazie anche al grande lavoro del Servizio tecnologie dell’informazione, Ingegneria clinica e Fisica medica, che ha permesso di attivare un sistema di calcolo integrato ed estremamente performante per la pianificazione dei piani di trattamenti in radioterapia tra i piu’ potenti d’Europa.

Questo nuovo sistema -aggiungono dall’Aou- facilita inoltre l’integrazione fra Radioterapia, farmaci chemioterapici e immunoterapia, garantendo prestazioni oncologiche di ultimissima generazione.

Tra le innovazioni apportate, l’ampliamento delle tecniche di radiochirurgia craniale e extracraniale, che permettono di trattare multiple metastasi in una singola seduta, riducendo i tempi globali di trattamento, e rendendo piu’ ampio lo spettro delle possibilita’ terapeutiche nell’ambito della malattia avanzata.

La possibilita’ di integrare i trattamenti con immagini derivanti della nuova Ct-Pet ad elevate prestazioni (acquisita con fondi della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, sottolineano dall’Aou) facilita ulteriormente la preparazione ed esecuzione di terapie individualizzate e precise.

La valutazione multidisciplinare eseguita all’interno di Percorsi diagnostico-terapeutici (Pdta per la presa in carico di patologie oncologiche, fra cui cervice/utero, prostata mammella, testa collo, torace e sistema nervoso centrale), arricchisce le possibilita’ terapeutiche e facilita la diagnosi e la cura di tutti i pazienti assistiti.

Oggi, la Radioterapia oncologica in stretta collaborazione con l’Oncologia medica, esegue circa 2000 trattamenti all’anno, e 200-300 prestazioni individuali al giorno.

Anche nel periodo di emergenza Covid-19 -concludono dall’Aou- la Radioterapia ha mantenuto l’attivita’, garantendo sempre la continuita’ delle cure dei pazienti oncologici.

Si e’ trattato di uno sforzo importante di tutti i medici, sanitari, tecnici e amministrativi che ha permesso di continuare ad erogare le prestazioni assistenziali con standard di elevata sicurezza per i pazienti ed il personale.

PER APPROFONDIRE:

TUMORE AL SENO METASTATICO, LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE

FONTE DELL’ARTICOLO:

AGENZIA DIRE

Potrebbe piacerti anche