Paziente molesto aggredisce personale medico e mette a soqquadro il pronto soccorso
Si presenta al Pronto Soccorso dell’ospedale S.M. Annunziata con una contusione ma aggredisce il personale medico e mette a soqquadro il PS. Intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine.
E’ accaduto domenica 16 agosto. Il Nucleo Radiomobile Carabinieri è stato allertato dal personale medico dell’Ospedale S.M. annunziata ed è stata inviata una pattuglia dopo la segnalazione di un paziente molesto che aveva messo a soqquadro il Pronto Soccorso e aggredito il personale medico.
Pronto Soccorso a soqquadro e personale aggredito da un paziente molesto: cos’è successo?
A detta del personale sanitario, un uomo si era presentato a seguito di una contusione riportata alla gamba destra e, dopo essere stato sottoposto ad una visita preliminare ed aver appreso di dover attendere per gli esami radiografici, ha dato in escandescenze. Il paziente molesto ha aggredito e inveito contro personale sanitario, tra cui il medico e gli infermieri di turno e ha scagliato loro contro addirittura una carrozzina.
Nell’uscire, inoltre, ha sbattuto con veemenza la porta della stanza, danneggiandola. Una guardia giurata in servizio di vigilanza, è intervenuta, richiamata dalle urla dei presenti ed è stata a sua volta minacciata verbalmente.
I carabinieri si sono messi alla ricerca del paziente molesto e lo hanno rintracciato in viale Giannotti con una vistosa ferita alla gamba destra, che si era procurato a seguito di un calcio sferrato, per la rabbia, ad una paratia in vetro, che aveva mandato in frantumi, della pensilina della fermata degli autobus davanti all’ospedale.
L’uomo è stato identificato: si tratta di un 49enne italiano già noto alle forze dell’ordine. Dopo essere stato medicato, è stato denunciato per danneggiamento aggravato e per minaccia a pubblico ufficiale e ad incaricato di pubblico servizio.
PER APPROFONDIRE
Aggressioni ai soccorritori e ai sanitari: la sanità è al sicuro?
Giornata dell’Infermiere, la gratitudine delle istituzioni italiane verso chi fa questo lavoro
FONTE DELL’ARTICOLO