Più di mille agenti picchiati nel corso del 2015. E i soccorritori? Compila il questionario

Ubriachi e stranieri. Sono loro che in percentuali sempre maggiori aggrediscono gli agenti delle Forze dell’Ordine. A dirlo è l’osservatorio “Sbirri Pikkiati” dell’ASAPS, l’Associazione Amici della Polizia Stradale, che rileva mensilmente i dati delle aggressioni contro agenti di Polizia, Polizia Municipale, Carabinieri e Pubblici Ufficiali. Queste aggressioni riguardano solo le attività su strada, ed esclude le aggressioni conteggiate o avvenute in servizi speciali o di gestione dell’ordine pubblico.

Non è tutto ombra, però (LEGGI I RISCONTRI DI ASAPS). Il dato incoraggiante è che le aggressioni sono in calo rispetto al 2014. Rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente infatti si sono avuti 4,6% di aggressioni in meno. Meno positivo è il fatto che le aggressioni con armi improprie sono in aumento. Molte volte l’aggressore usa la stessa autovettura fermata per travolgere il poliziotto, o qualsiasi strumento idoneo ad aumentare i danni a carico dell’agente di Polizia.

E impressiona anche l’aumento degli aggressori non italiani. Quasi la metà degli aggressori sono infatti stranieri, comunitari ed extra-comunitari. E’ infatti al 44.1% il tasso di non italiani che hanno commesso l’aggressione. Inoltre sono sempre più pesanti i problemi dovuti ad alcol e droga. Gli ubriachi e i drogati che hanno picchiato degli agenti sono arrivati al 32,8% del totale.

L’appello dell’ASAPS è perché la politica si svegli e si interessi del problema. Le forze di pubblica sicurezza e gli operatori sanitari sono stati abbandonati e spesso screditati. Motivo per cui chi viola la legge o chi ha necessità di un aiuto di tipo sanitario, si scaglia contro il volontario, il medico, l’infermiere o l’agente che interviene a rappresentanza dello Stato.

Un tema – quello della violenza sugli operatori di strada – che sta colpendo drammaticamente anche il mondo sanitario. Se sei stato vittima di violenza o sei a conoscenza di qualche episodio avvenuto nella tua città, compila il questionario di Emergency Live

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