Presentata l'app salvavita per i sordi: dallo smartphone richiesta di aiuto direttamente in questura

L’app è stata presentata giovedì mattina in questura a Perugia. Coinvolti anche carabinieri, 118, vigili del fuoco e soccorso stradale

Un’app che permetterà anche alle persone sorde di chiedere aiuto mettendosi direttamente in contatto con le centrali operative di polizia, vigili del fuoco e ambulanza è stata presentata giovedì mattina in questura a Perugia dall’Ente Nazionale Sordi insieme ad alcuni rappresentanti della polizia di Stato di Perugia e Terni.

Passi avanti «Anni fa – racconta il consigliere Giuseppe Corsini con il linguaggio dei segni e tradotto dall’interprete di Anios Paola Bonifazi – c’era una grande barriera tra polizia e servizi e noi sordi, perché non si riuscivano a contattare. Adesso, già con il servizio un sms per la vita, le cose sono un po’ diverse ma alcuni sordi non sono madrelingua e quindi resta il problema. Invece con questa app molto intuitiva sarà possibile chiedere aiuto in tempo reale, ed essere geolocalizzati e quindi soccorsi immediatamente».

Come fare In pratica, basta attivare un account gmail e poi scaricare questa app, nella schermata poi indichi qual è il tuo bisogno e cosa ti è successo ( ti hanno ferito, rapinato, sei chiuso in ascensore) e a seconda della richiesta chi di dovere arriverà. Adesso verrà attivato un periodo di prova, e poi le mail che i centri operativi delle questure e del 118 riceveranno, sempre segnalate da dispositivo ottico e sonoro, potranno dare la possibilità anche ai sordi di essere soccorsi tempestivamente.

Lis In Umbria sono circa due mila le persone audiolese, che non chiedono altro che poter avere gli stessi diritti degli altri cittadini. E chiedono anche, con forza e con orgoglio, che la loro lingua, la lingua dei segni venga riconosciuta come lingua ufficiale, come già è accaduto in tutta Europa, tranne Malta, Italia, e Lussemburgo. E per questo il 20 novembre prossimo faranno una manifestazione pacifica a Roma.

Questura: «Come questura abbiamo accolto il progetto con entusiasmo – dice il commissario capo Adrano Felici – perché è fondamentale assicurare la risposta di sicurezza a tutti i cittadini e soprattutto alla parte debole della popolazione»

Progetti: E’ Emanuele Storti, della Croce Rossa di Todi ad annunciare che un progetto di formazione per i volontari della croce rossa verrà presto attivato dalla Regione Umbria e non sarà sperimentale, ma strutturale. Si tratta di un call center che permetterà di mettersi in contatto con le persone sorde. In questura c’erano molte persone, entusiaste di questa possibilità che finalmente, grazie alla tecnologia, viene data loro. Una possibilità che in alcuni casi potrebbe anche rivelarsi decisiva per salvarsi.

Articolo di Fra. Mar.

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