Soccorritori: siamo sicuri?

Grande mantra del soccorso: valutare la sicurezza della scena prima di qualsiasi approccio ai coinvolti.

Certamente una regola d’oro utile sempre, che tuttavia spesso si confronta con una realtà piena di sfumature e situazioni poco chiare. Non sempre infatti una prima valutazione di scena sicura si conferma nell’arco dell’intervento, e quello che poteva apparirci un soccorso ordinario e tranquillo, può trasformarsi in una situazione precaria e pericolosa.

Una rapidissima ricerca su Google può aprire un mondo fatto di articoli di quotidiani locali che raccontano di aggressioni ai soccorritori sanitari. La categoria dei sanitari, d’altronde, è di per sé esposta a un rischio costante in tutto il mondo: celebre lo studio che rileva la pericolosità del lavoro di paramedico, ben 14 volte superiore a quella che coinvolge i Vigili del Fuoco (QUI L’ARTICOLO DEL 2016).

 

Correva l’anno 2014 quando ASAPS completava un report assai preciso sulle aggressioni agli agenti di polizia, localizzando circa 2.266 aggressioni nel nostro paese. A queste vanno però sommate le – ormai – migliaia di aggressioni ai sanitari. Nel primo quadrimestre del 2017 sono state già 700 le aggressioni fisiche alle varie forze di Polizia, nel solo ambito di intervento stradale, da parte di autisti indisciplinati o multati. L’Osservatorio “Sbirri PIkkiati” dell’ASAPS è un ottimo termometro per vedere la situazione di incolumità degli agenti e sfortunatamente manca un rilevatore altrettanto valido nel settore dell’emergenza, anche perché dall’ultima indagine svolta da Emergency Live, la propensione dell’operatore sanitario alla denuncia è piuttosto bassa.
E’ il risultato dell’Osservatorio “Sbirri pikkiati” dell’Asaps, Associazione sostenitori e amici delle polizie stradali. I più attaccati sono i Carabinieri, i più presenti numericamente sul territorio: i rappresentanti dell’Arma sono stati oggetto dell’ira del fermato riportando lesioni fisiche in ben 354 episodi, pari al 49% del totale. Segue la Polizia di Stato, con 244 agenti picchiati (33,7%). Anche gli agenti della Polizia locale sono stati aggrediti in 69 episodi (9,5%). Il restante del campione ha coinvolto varie figure in divisa intervenute in operazioni di controllo sul territorio. E questi numeri riguardano solo le aggressioni più gravi che hanno prodotto lesioni refertate. Un po’ come dire che uno schiaffone non rientra nel conteggio.

Il dato già preoccupante in sé è ancora più grave se consideriamo l’incremento degli episodi di violenza verso le forze di polizia ad opera di cittadini stranieri: 348 casi pari al 48,1% del totale (723), con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2016, quando l’ago della bilancia segnava già un 37,9% in crescita (43% a dicembre). Tutti ubriachi o drogati? In realtà “solo” nel 27,2% degli episodi l’aggressore era sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcol, dato comunque piuttosto importante. E nel 18,1% degli episodi di violenza, l’aggressore ha colpito l’agente con un’arma, propria o impropria, o la stessa autovettura.

 

Localizzazione eventi

Complessivi 2266 100,0%
Nord 970 42,8%
Centro 556 24,5%
Sud 740 32,7%
Corpi (*)
Complessivi 2266 100,0%
Polizia di Stato 754 33,3%
Carabinieri 1107 48,9%
Polizia Locale 248 10,9%
Altri corpi 210 9,3%
(*) si tenga conto che alcuni eventi hanno avuto come protagonisti più forze di polizia contemporaneamente.
Uso di alcol/droga
Complessivi 2266 100,0%
Stato di ebbrezza 743 32,8%
Di cui droga(**) 231 31,1%
Ordinari 1523 67,2%
(**) Il dato è confrontato con quello generale delle ebbrezze
Uso di armi proprie/improprie
Complessivi 2266 100,0%
Armi proprie/improprie 490 21,6%
Ordinari 1776 78,4%
Presenza di Stranieri 947 41,8%

© Tutti i diritti riservati. Fonte www.asaps.it

 

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