Soccorso Alpino, gli interventi e le foto del weekend

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La preparazione del CNSAS per l’intervento della VI delegazione Orobica

OLTRE IL COLLE (BS)  – Un’escursione con le ciaspole a quota 2400 metri si è trasformata in una disavventura per un uomo e una donna bergamaschi. Erano saliti lungo la dorsale verso la Cima Arera, in prossimità della Capanna 2000; poi, al ritorno, mentre scendevano, si sono ritrovati in un canale. La neve fresca però ha ceduto: la massa, 30 metri di fronte per 250 metri di lunghezza, li ha sfiorati e trascinati per un centinaio di metri. Un altro escursionista ha assistito all’incidente e ha chiamato i soccorsi. Sono subito partite le squadre territoriali della VI Delegazione Orobica, che ha allertato tutti i propri tecnici a disposizione; altre squadre e anche i tecnici presenti presso il Centro operativo di Clusone erano pronti a partire, a supporto delle due eliambulanze, partite da Bergamo e da Sondrio. Una ventina in tutto le persone impegnate. Sul posto anche le UCV (Unità cinofile da valanga). I due escursionisti, un uomo di Zogno di 40 anni e una donna di Sorisole di 39, hanno riportato traumi e contusioni; più grave la donna, trasportata con l’elicottero all’ospedale di Bergamo.

 

VALTROMPIA (BS) – Stava facendo sci-alpinismo lungo la Valle di Serramando con alcuni amici ma a un certo punto, quando è arrivato all’altezza del Casermone, i forti crampi e la fatica gli hanno impedito di proseguire. Nel primo pomeriggio di oggi, domenica 6 marzo 2016, i tecnici della Stazione di Valle Trompia della V Delegazione Bresciana hanno soccorso un uomo nella zona del Maniva, territorio del comune di Tavernole sul Mella. Un amico intanto era sceso a Collio, dove avevano l’auto; un altro compagno si è spostato in cerca di un punto in cui fosse presente il segnale per la chiamata con il telefonino al 112. I tecnici del Soccorso alpino erano già impegnati nel presidio di sicurezza per una manifestazione sportiva sul Monte Guglielmo ma in seguito alla chiamata si sono trasferiti nella zona del Maniva. L’uomo da soccorrere non era molto distante dalla strada che porta all’arrivo della seggiovia Dasdana. È stato raggiunto con la motoslitta e trasportato a valle, fino al piazzale del Rifugio Bonardi.

 

Cnsas 2Due interventi a distanza di pochi minuti per la stazione Monte Orsaro (Appennino Parmense) del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico.

 Una domenica di grande impegno per i tecnici del Soccorso Alpino di Parma, che nel primo pomeriggio di Domenica 6 Marzo sono stati chiamati ad intervenire in due contesti di soccorso, uno per una ricerca di persona dispersa nel comune di Bedonia e un altro nel punto opposto della montagna parmense, a Prato Spilla, per persona colta da malore.  Grazie alla grande conoscenza del territorio ed alla costante presenza dei tecnici in ambiente montano, il Soccorso Alpino ha potuto garantire un tempestivo impiego delle squadre di soccorso, che nel caso della provincia di Parma sono chiamate ad operare  nella porzione di Appennino più estesa della Regione Emilia Romagna.

 

Monte Pelpi (Bedonia). Ricerca per persona scomparsa. Ritrovato in discrete condizioni.

Il primo intervento della giornata è scattato poco dopo mezziogiorno, quando i Carabinieri di Bedonia hanno chiesto l’intervento dei tecnici del Soccorso Alpino per la ricerca di un uomo  – residente in provincia di Parma – che nella serata di sabato non aveva fatto ritorno alla propria abitazione. Ritrovata l’autovettura sulle pendici del Monte Pelpi, i militari dell’Arma hanno allertato il Soccorso Alpino, che insieme alla Croce Rossa di Bedonia ed alla Protezione Civile hanno predisposto il campo base per scandagliare la zona boscosa nelle vicinanze dell’autovettura. Nel frattempo da Medesano (Pr), alcuni tecnici specializzati nella ricerca di dispersi sono partiti con la base mobile ed altri tecnici erano pronti ad intervenire in caso l’area di ricerca si fosse ampliata; l’intervento  – tuttavia – è stato risolto dopo circa un’ora, quando i Carabinieri hanno ritrovato l’uomo – infreddolito e visibilmente provato  – non distante dalla propria auto.

 

Prato Spilla (Monchio delle Corti/Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano). Ciaspolatore  settantenne di La Spezia deceduto in seguito a malore.

Mentre i responsabili della Stazione Monte Orsaro stavano  comunicando il cessato allarme ai tecnici in stand-by per l’intervento in Valtaro, la Centrale Operativa 118 di Parma ha nuovamente richiesto l’intervento del Soccorso Alpino, questa volta per un soccorso sanitario urgente, in zona Prato Spilla, nel  comune di Monchio delle Corti.  Un uomo settantenne residente a La Spezia, si trovava infatti con un folto gruppo di escursionisti muniti di ciaspole sul sentiero 705, tra la sciovia dei Biancani e le pendici del Monte Torricella, a circa 1600 metri di quota; improvvisamente l’uomo ha accusato un malore perdendo i sensi. Chiamati i soccorsi, i compagni  di gita di Q. R. (queste le iniziali dell’uomo), tra cui due medici, hanno da subito praticato la rianimazione cardio polmonare mentre dal ristorante/bar  della località turistica di Prato Spilla partivano quattro tecnici del Soccorso Alpino  con il defibrillatore semiautomatico presente nella struttura. Nel frattempo da Pavullo nel Frignano si alzava in volo l’eliambulanza abilitata per soccorsi sanitari in ambiente impervio e da Monchio partiva l’ambulanza della Croce Rossa.  Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori però, l’equipe sanitaria dell’elisoccorso non ha potuto far altro che constatare – purtroppo –  il decesso dell’uomo.

 

VARESE, 5 marzo – La neve, il maltempo oppure il buio possono ostacolare e in alcuni casi persino impedire l’intervento dei mezzi di soccorso: è proprio in queste situazioni che il Soccorso alpino viene allertato, perché le squadre territoriali sono in grado di raggiungere ogni posto, ogni anfratto, di giorno e di notte. Oggi, sabato 5 marzo 2016, la Stazione di Varese della XIX Delegazione Lariana è intervenuta a supporto dell’ambulanza per una signora di Veddo, località della Val Veddasca, in provincia di Varese. La donna doveva essere trasportata in ospedale ma le nevicate che stavano interessando la zona rendevano molto difficoltoso l’accesso alla sua abitazione, situata in un borgo servito da viottoli complicati da percorrere per l’ambulanza, in quel momento. I tecnici sono arrivati sul posto e poi l’hanno messa in sicurezza utilizzando un materassino a depressione; la signora ha così potuto essere accompagnata fino al mezzo per il successivo trasferimento in ospedale.

 

 

 

 

 

 

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