Testimonianza salvavita: "La lezione di primo soccorso che ha salvato mia figlia"

Faccio quello che un giornalista non dovrebbe fare mai: uso la prima persona singolare. E stavolta lascio scrivere la mamma che c’è in me sperando – con la condivisione di emozioni – di essere utile ad altri genitori, nonni, maestre o a chi per qualsiasi motivo si sta prendendo cura di un bambino.

Interno sera, l’ultimo cartone animato prima della buonanotte. Mia figlia, 5enne, è alle prese con il “rito” di salute che ha prescritto il pediatra: una pastiglia da succhiare prima di coricarsi, diametro di circa un centimetro. Veramente avrebbe già dovuto “esaurirla” da un pezzo, ma è ipnotizzata dagli animali che sbucano dal piccolo schermo e la “pasticca” – come la chiama – rimane probabilmente a stagnare in una guancia.

E’ distratta anche quando prende il bicchiere d’acqua e se lo porta alla bocca…

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Nota: Condividete contenuti come questo per far si che i corsi di primo soccorso vengano seguiti dal maggior numero di persone possibile. Apprendere come disostruire un bimbo o come effettuare una manovra di rianimazione cardio-polmonare sono elementi basilari per garantire la sicurezza di chi ci circonda, anche se apparentemente non ci sono motivi per aver paura. Sapere è la prima chiave per salvare una vita. Complimenti alla collega Chiara che è riuscita a mantenere il sangue freddo per mettere in pratica ciò che ha appreso ai corsi della Croce Rossa Italiana di Parma

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