Una notte con la Verde di Torino

Una notte nella sede della Pubblica Assistenza più antica d’Italia. E’ quella che hanno passato i reporter de La Repubblica Torino insieme a tanti giovani volontari dell’emergenza, impegnati a garantire i turni di assistenza sanitaria in tutta la città. Si tratta dei ragazzi (e non) che assicurano il servizio di ambulanza per la Croce Verde Torino. I militi volontari sono tanti, quasi 1250, divisi su 9 squadre 7 giorni su 7.

Sono tante le opportunità che l’ente offre ai più giovani, come ad esempio la squadra di montagna, ovvero la possibilità di svolgere primo soccorso sulle piste da sci. “Sono in Verde da quando ho 18 anni: per me ha sempre rappresentato una situazione di crescita e scambio costruttivo tra le generazioni. I giovani che si apprestano a divenire militi arricchiscono l’ente e permettono di costruirne il futuro”, così Roberto Galassi, responsabile della terza squadra, sottolinea il valore intergenerazionale della Croce Verde.

“Più del 70% di coloro che fanno domanda per diventare militi della Verde sono giovani, soprattutto studenti – spiega Emanuele Roveta, responsabile delle serate di accoglienza – è una forma di volontariato che permette l’ingresso di tutti: abbiamo ragazzi provenienti da medicina, ma non solo, anche giurisprudenza, ingegneria, scienze della formazione e tante altre”.

Il primo e il terzo mercoledì di ogni mese, nella sede della Croce Verde di Torino, in via Tommaso Dorè 4, Roveta insieme ad altri colleghi illustra l’ente e le fasi necessarie per diventare milite a tutti gli effetti: dal colloquio iniziale al corso di prima assistenza, dalle 100 ore di tirocinio come aggregato all’esame finale.

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