Vigili del fuoco finlandesi protestano contro i tagli previsti dal governo

Servizi di emergenza in Finlandia sotto la scure dei tagli e della spending review. Secondo una proposta dell’esecutivo, il numero dei dipartimenti di emergenza sarà ridotto con accorpamenti, vi saranno riduzioni nel personale e gli appalti saranno gestiti in maniera più oculata per ridurre le spese improduttive. Il tutto entro il 2015. Oggi ogni contea del paese scandinavo ha un proprio reparto di servizi di soccorso e nella regione della capitale Helsenki sono ben quattro.

Il Ministero dell’Interno afferma che la fusione la gestione di questi creerebbe un risparmio di 13 milioni di euro. 22 piccoli reparti del paese saranno accorpati in 11 più grandi, senza ripercussioni sulla qualità del servizio. Ma i lavoratori sono preoccupati: “La nostra capacità di raggiungere rapidamente i luoghi sarà ovviamente influenzata dalla dimensione dell’area coperta -spiega il capo dei pompieri di Sipoo Toni Sohkanen  che aggiunge: “I dipartimenti di soccorso locali conoscono meglio il territorio e le sue criticità orografiche, stradali, produttive. Questo tipo di informazioni non sarà disponibile per un grande call center centralizzato”.

I lavoratori temono esuberi per 160 unità, un numero che potrebbe aumentare e mettere in difficoltà le squadre di soccorso che operano in tutto il paese. Diversa l’opinione dei promotori del programma, secondo i quali il risparmio colpirebbe solo l’apparato burocratico, senza intaccare il livello del servizio.

Secondo Esko Koskinen, direttore generale dei servizi di soccorso in Finlandia, una parte significativa dei risparmi ottenuti con questo provvedimento verrà dalla razionalizzazione degli appalti: “Compriamo veicoli, apparecchiature di comunicazione, schiuma antincendio e attrezzature per diversi milioni di euro l’annosostiene Koskinen– più grande sarà il reparto, più grande il volume di beni e servizi da acquistare, il che significherà sconti più consistenti”.

 

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