Con Gli Occhi della Guerra " I giovani di Francia sempre più radicali "

Emergency Live sostiene il progetto “Gli Occhi della Guerra” un’iniziativa editoriale che vuole incrementare e sviluppare il reportage d’inchiesta, anche con il crowdfunding. Gli occhi della Guerra spinge il nostro sguardo verso quegli angoli di mondo e quelle tragedie che non possiamo o non vogliamo vedere. Nei reportage de “Gli Occhi della Guerra” appaiono non solo quelli che devono difendersi o vogliono attaccare altri esseri umani, ma anche quelli che corrono e soffrono per salvare vite; professionisti e volontari che mettono a repentaglio la vita nel prestare servizi di soccorso e di emergenza.

Questa settimana abbiamo deciso di riprendere un reportage del giornalista Daniele Bellocchio, dal titolo “I giovani di Francia sempre più radicali”

È come un feto che sembra crescere giorno dopo giorno nel grembo materno, quello del radicalismo islamico nella Repubblica francese. Una situazione, lo svilupparsi quotidianamente di un islam radicale nelle giovani generazioni d’Oltralpe, che desta sempre più allarme e preoccupazione nella società, nell’intellighenzia e pure nei piani alti del governo di Francia.

La scorsa settimana un’inchiesta pubblicata dall’Insitut Montaigne, una think tank liberale, e dal titolo ”Un Islam francese è possibile”, aveva affrontato il tema del rapporto tra Islam e Republique attraverso un questionario dal quale emergeva come dato preoccupante che un giovane su due, con un’età compresa tra i 15 e i 25 anni, in Francia, abbraccia l’idea di una religione fondamentalista. E a quelli che sono i valori della laicità dello stato e soprattutto della Costituzione antepone i dogmi del Corano.

Il report che si basa su un’intervista fatta a 1029 persone scelte su un campione di oltre 15mila, rivela anche che il 46% della popolazione musulmana vive la fede in modo privato senza ostentarla pubblicamente e riconosce i principi democratici come base della Francia. Nonostante ciò, l’inchiesta ha destato preoccupazioni e polemiche a Parigi, tanto che il Ministro degli interni francesi Jean Jacques Urvoas si è espresso in merito, ai microfoni della stampa transalpina.

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