Affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato, si muove ANPAS

L’affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato è al centro del dibattito e dei problemi del soccorso extra-ospedaliero da mesi. I rischi che la lettura della Corte di Giustizia Europea hanno messo in luce stanno portando a una rilettura normativa delle procedure che permettono di affidare alle associazioni Onlus i servizi sociosanitari, soprattutto di trasporto. Anpas ha scelto di dedicare a questo tema di grande interesse per le Pubbliche Assistenze un momento specifico di approfondimentoe riflessione. L’ultimo censimento nazionale Anpas ha infatti evidenziato che sono oltre il 90% le associazioni impegnate nei trasporti sanitari e in emergenza/urgenza in gran parte grazie a convenzioni ed accordi con gli Enti pubblici.

Il tema del seminario è quanto più attuale anche per la nuova Direttiva appalti, approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione nei mesi scorsi. La nuove normativa – che dovrà essere recepita con leggi nazionali entro il 18 aprile 2016, condizionerà infatti in modo importante l’affidamento dei servizi socioassistenziali. Se da un lato la Direttiva esclude il trasporto di emergenza/urgenza tra gli ambiti di applicazione, dall’altro comprende invece il trasporto sanitario assistito. Anche per questo sarà necessario – soprattutto durante il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea – proporre l’inserimento del trasporto ordinario nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) considerandolo attività solidaristica e di coesione sociale e non economica.

Queste le ragioni del nostro seminario, per il quale Anpas ha coinvolto la Prof.ssa Alessandra Albanese, docente di Diritto Amministrativo dell’Università di Firenze.
«Le proposte che abbiamo presentato la scorsa settimana al Governo sulla Riforma del Terzo Settore tengono conto anche di una errata, superficiale e tecnicamente non sufficientemente motivata lettura data dall’avvocatura europea» dice Mauro Giannelli, vicepresidente vicario di Anpas Nazionale.
«Anche dopo questa giornata studio continueremo la nostra battaglia mobilitandoci per la difesa del diritto dei cittadini a esercitare la loro cittadinanza attiva attraverso l’opera volontaria insieme e soprattutto al diritto di tutti ad avere un aiuto concreto ai loro problemi e bisogni. Aiuto che può venire solo da realtà, come quella del volontariato, radicate nel territorio, anche in luoghi lontani dalle grandi città e dagli ospedali, difficilmente raggiungibili e difficilmente presidiabili se non proprio dal nostro volontariato e dalle sue ambulanze e non certamente da chi lavorerebbe, giustamente, solo per fare profitto».

Nel pomeriggio è prevista una riunione del Consiglio nazionale di ANPAS.

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