Soccorritrice muore nell'incidente, pagheranno l'autista e l'associazione

L’autista dell’ambulanza, l’associazione volontaria di pubblica assistenza di Buccinasco e la compagnia di assicurazione Itos Mutua dovranno pagare in solido 300 mila euro a ciascuno dei figli della volontaria Katia Cocchi, 45 anni, morta in servizio in un incidente stradale del febbraio del 2011. Il contenzioso in tribunale ha visto emettere una condanna di risarcimento da 800 mila euro, una scelta presa dal giudice Adriana Cassano Cicuto, della dodicesima sezione del tribunale civile di Milano, la quale ha accolto la richiesta della madre e dei due figli della donna deceduta nello schianto.

L’ambulanza su cui viaggiavano i volontari dopo una curva nei pressi di uno svincolo si era trovata di fronte ad un automezzo, tamponandolo violentemente. A nulla erano serviti i soccorsi di un’altra ambulanza e dei Vigili del Fuoco. Poco dopo l’estrazione dei feriti dalle lamiere, la donna è deceduta. L’autista invece riportò gravissime ferite, finendo in prognosi riservata per giorni. Ora la decisione del tribunale, che è stata commentata con poche parole – riferite al quotidiano Il Giorno – dal presidente della Croce Blu di Buccinasco Luigi Miani: “La vita di una persona non ha prezzo. Quel giorno ero di turno ed è una data che non scorderò mai. Siamo stati vicini alla famiglia della volontaria che ha perso la vita e recentemente abbiamo sentito i figli. Questa sentenza conferma quanto era stato già stabilito dal tribunale in fase processuale”.

 

FONTE: IL GIORNO-QUOTIDIANO NAZIONALE

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