
Social e la fobia da esclusione: Cos'è la FOMO (Fear Of Missing Out)?
La FOMO, termine sdoganato tra i giovani, è un fenomeno sociale correlato alla digitalizzazione della vita quotidiana
È l’acronimo inglese di Fear Of Missing Out, paura di essere esclusi, che corrisponde al timore di perdere o di non partecipare ad una esperienza piacevole e gratificante che coinvolge conoscenti o amici.
Come riconoscere la FOMO
La sensazione principale riconducibile alla FOMO è che gli altri conducono una vita più appagante della nostra.
La FOMO è definita da 2 elementi principali:
- ansia relativa alla possibilità che altri possano avere delle esperienze piacevoli a cui il soggetto non partecipa;
- desiderio di essere costantemente in contatto con gli altri tramite i social network, controllando compulsivamente i social ed eventuali notifiche.
Il secondo elemento è un po’ una conseguenza del primo ed è legato alla necessità di ricercare costantemente cosa stanno facendo gli altri e cosa si sta perdendo.
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Chi può esserne colpito
È un fenomeno che coinvolge giovani e adulti indistintamente, ma gli adolescenti di sesso maschile sono i soggetti più colpiti.
Il timore di essere esclusi in età adolescenziale è fisiologico, qualunque ragazzo non invitato ad una festa può sperimentare una sensazione di malessere e disagio.
Si parla di FOMO, e il fenomeno diventa patologico, quando questa sensazione di disagio va ad impattare sul funzionamento quotidiano dell’individuo.
Come nasce la FOMO
La FOMO è sempre esistita, anche prima dell’avvento digitale, ad oggi però ci sono tante più occasioni per provare questo tipo di esperienza poiché siamo ininterrottamente esposti all’esperienza altrui.
È come se la nostra vita fosse costantemente in vetrina, così come quella degli altri.
Tutto è esploso maggiormente con la creazione delle stories di Instagram che consentono di avere un report quotidiano delle vite altrui entro le 24 ore dalla pubblicazione: questo comporta un continuo controllo del social e dello smartphone.
La FOMO nasce, quindi, dall’impossibilità di partecipare ad attività condivise da amici e conoscenti, in altri casi però può nascere senza implicare il coinvolgimento altrui.
In questo caso il timore di essere esclusi deriva dalle troppe possibilità di scelta rispetto a come impiegare il tempo libero.
Se ci sono tante opzioni di scelta, questo può portare alla percezione che le esperienze che stanno vivendo altre persone siano migliori e più interessanti.
L’individuo perde il senso della realtà e si basa sull’interpretazione dei post dei social network.
La libertà di scelta, e quindi la presenza di più opzioni, genera nell’individuo con la FOMO la sensazione di non aver fatto la scelta migliore, lasciando senso di angoscia e di inadeguatezza.
I sintomi della FOMO
La FOMO è strettamente correlata alla dipendenza da smartphone e si caratterizza per:
- iper-controllo compulsivo dello smartphone;
- necessità di essere costantemente connessi;
- incapacità di trattenersi dal leggere eventuali notifiche.
Si caratterizza per la necessità di aggiornare costantemente le pagine web e, da un punto di vista cognitivo, la FOMO è caratterizzata da pensieri ossessivi rispetto alla connessione.
Solo quando questa necessità diventa costante ed estremizzata può provocare delle condizioni patologiche:
- ansia sociale;
- elevati livelli di stress:
- insoddisfazione;
- insonnia;
- sintomatologie ansioso depressive.
Le cause
Gli studi che sono stati condotti sulla FOMO dimostrano che le cause sono da rintracciare nel tentativo di soddisfare una delle esigenze basilari dell’essere umano: la socialità.
Il tentativo di soddisfare questo bisogno può portare ad un sovra utilizzo dei social.
Coloro che non si sentono sufficientemente in relazione con l’altro, fanno uso delle nuove tecnologie a livello compensatorio.
Quindi persone che sottostimano la propria vita e hanno una bassa autostima più facilmente svilupperanno la FOMO.
Come prevenire o curare la FOMO
Dobbiamo innanzitutto ricordare che sui social si tende a sovrastimare la felicità e il successo degli altri.
Non vediamo la reale condizione dell’altra persona, ma vediamo ciò che gli altri vogliono farci vedere.
È fisiologico avere rimpianti, essere indecisi e avere paura di aver preso una scelta sbagliata.
La FOMO può dunque essere contrastata attraverso:
- consapevolezza del presente: chi vive nel timore di perdere qualcosa è come se fosse sempre proiettato nel futuro o nel passato, fa fatica a rimanere nel qui e ora. Gli esercizi di meditazione di mindfulness sono quindi un percorso consigliabile e percorribile per tutte le persone;
- ridurre il confronto sociale;
- imparare ad accettare i sentimenti di solitudine: la solitudine non è per forza qualcosa da cui dobbiamo fuggire o scappare, ma dedicarci del tempo è il primo passo per acquisire una maggiore autonomia.
Possiamo infine dire che è stata creata una antitesi alla parola FOMO, ovvero la JOMO, joy of missing out, la gioia di perdersi qualcosa.
La chiave per contrastare questo fenomeno in crescita tra i giovani è accettare la realtà per quello che è, vivere il momento senza l’ansia di perdere qualcosa.
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