Guardia ai Fuochi, in cosa consiste questa forma di risposta all'emergenza?

Guardia ai Fuochi, il servizio

La Legge 13 maggio 1940, n.690 in materia di “Organizzazione e Funzionamento del Servizio Antincendio nei 300px-Guardia_ai_fuochiPorti”, successivamente modificata ed integrata dalla Legge 27 dicembre 1973, n.850 “Aumento degli organici del Corpo nazionale dei vigli del fuoco”, art. 20; questa è la normativa che disciplina il servizio integrativo antincendio nei porti.

Il servizio è privato, svolto per la maggior parte dei casi da aziende e cooperative che operano nel settore.

Ogni società che opera in questi termini deve comunque aver ricevuto la previa autorizzazione della Capitaneria di Porto.

Sono dunque spesso gli armatori delle navi che si accollano il costo del servizio.

Tutti gli operatori della Guardia dei Fuochi devono essere iscritti all’albo dei discontinui o volontari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, iscrizione che viene effettuata in seguito al completamento di un apposito corso di formazione.

Gli organici sono composti principalmente da ex ausiliari dei Vigili del Fuoco, militari congedati dalla Marina Militare o marittimi qualificati da appositi corsi antincendio.

Mansioni della Guardia ai Fuochi

La Guardia dei Fuochi si occupa interamente di quanto concerne la sorveglianza di navi cisterne in prossimità delle banchine, oltre che del controllo e del monitoraggio di altre imbarcazioni che trasportano merci pericolose e di quelle navi nei cantieri dove vengono effettuati lavori a fiamma.

Tutto il materiale infiammabile, liquidi pericolosi ed altre sostanze presenti nell’area portuale devono essere controllate peculiarmente dalla Guardia dei Fuochi.

I Guardiafuochi sono specificamente preparati, sia per il controllo quotidiano dei presidi attivi e passivi antincendio sia per svolgere quel tipico servizio di vigilanza antincendio attiva.

Il loro compito è esattamente quello di intervenire e reprimere sul nascere qualsiasi principio di incendio in attesa dell’arrivo dei vigili Del fuoco, dopo aver prima avvisato la Capitaneria di Porto.

Cenni Storici

Il termine ‘Guardia del Fuoco’ risale al 1334, dove un decreto regio ne dettava le circostanze di esecuzione: ‘combattere il fuoco’.

Certamente la nascita di questo corpo speciale è dovuta allo sviluppo dei porti in epoca medievale dove le imbarcazioni di legno rappresentavano un serio pericolo per l’incolumità della popolazione, dato che il fuoco per ovvi motivi non poteva mancare a bordo.

PER APPROFONDIRE:

INCENDI BOSCHIVI, LE RACCOMANDAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE

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