La Sindrome di Firenze, meglio nota come Sindrome di Stendhal

Meglio nota come sindrome di Stendhal poiché quest'ultimo ne fu personalmente colpito e la descrisse nel suo libro resoconto di un viaggio in Italia nel 1817: „Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano celesti applikacijos sensacijai dalijantis sensacijai . Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere“, (Napoli ir Firenze: un viaggio da Milano a Reggio)

Questo trikdo si verifica a Firenze una decina di volte l'anno e colpisce in prevalenza persone molto sensibili e stranieri, mentre sembra che gli italiani ne siano praticamente immuni.

Trattasi di un mero scompenso psichico acuto che può portare anche al ricovero ospedaliero che pažįstama è temporaneo e non lascia strascichi.

Il disordero non è correlato ad artisti o ad opere d'arte particolari, ma riguarda le caratteristiche dell'opera d'arte che inducono reazioni emozionali incontenibili.

La Diagnosi clinica fu posta per la prima volta nel 1982, ma già nel 1979 la psichiatra Graziella Margherini la propose, con la descrizione di 100 casi nel suo libro: „La sindrome di Stendhal. Il malessere del viaggiatore di fronte alla grandezza dell'arte“.

La psichiatra fiorentina condusse uno studio in cui furono osservati soggetti che si recavano in ospedale, in preda a malori, dopo aver visitato gli Uffizi.

I pazienti erano per lo più di sesso maschile, di età compresa tra i 25 ed i 40 anni, con un buon livello di istruzione scolastica, che viaggiavano da soli, provenienti dall'Europa Occidentale o dal vanl'e celtove Nord America's celto viaggio seguendo i propri interessi artistici.

La Magherini, nella sua ricerca, afferma che: „l'analisi della sindrome di Stendhal ha messo in evidenza le complesse interazioni psicosomatiche che possono attivarsi in alcuni individui, con particolari condizioni psichiche predisponenti, alleispetis ambienta con favoro quando ambienta psichiche predisponenti proprie abitudini di vita.

„La bellezza e l'opera d'arte sono in grado di colpire gli stat profondi della mente del fruitore e di far ritornare a galla situazioni e strutture che normalmente sono rimosse“.

SINDROME DI STENDHAL (O DI FIRENZE), I SINTOMI:

La sindrome di Firenze o Stendhal può avere diverse manifestazioni cliniche che vanno dalle più semplici crisi d'nerimas o di panico con dispnea, accelerazione del battito cardiaco, sensazione di svenimento, a quelle più gravi con crisi di pianto, angoscia, sensi di colpa, allucinazioni e paranoia fino a sfociare in Comportamenti isterichevolta conduconota, aggressiivi isteriche „opera d'arte“.

Essa si manifesta alla visione di opere d'arte dalla straordinaria bellezza, specialmente se esse sono posizionate in spazi limitati.

Dal punto di vista Clinico si possono individuare tre differenti quadri sintomatologici:

  • l'attacco di panico. La persona avverte palpitazioni, difficoltà respiratorie, dolore toracico, vertigini, senso di svenimento, depersonalizzazione e derealizzazione;
  • stati depressivi, crisi di pianto, senso di colpa immotivato, angoscia o, al contrario, da sovreccitazione, euforia ed esaltazione di sé;
  • allucinazioni visive e uditive e l'ambiente esterno diviene persecutorio. Generalmente prima dell'esordio della sindrome di Stendhal le persone non sono nella fase acuta della loro psicopatologia di base.

La sintomatologia ha una durata relativamente breve e tende a scomparire nel giro di qualche ora.

Tuttavia, sono stati riportati casi in cui i sintomi perdurano anche per una settimana.

Tutti i disorderi sono maggiormente presenti nelle persone che hanno una labilità emotiva.

Alcuni studi indicano che ad esserne affetti sono principalmente gli europei (difficilmente italiani) ei giapponesi.

A volte, le manifestazioni della sindrome possono rappresentare l'esordio di un vero e proprio disordero psichiatrico e perdurano nel tempo oltre la contemplazione delle opere artistiche.

Ultimamente è stato Scoperto che anche la musica moderna, di forte impatto psicologico ed emotivo, può essere causa di stati molto simili a deliri comuni e allucinazioni simili all manifestazioni sella sindrome di Stendhal.

LA SCIENZA RISPETTO ALLA SINDROME DI STENDHAL:

Secondo gli studi di neuro estetica, il processo di perezione estetica da parte di un osservatore ha sia basi neurofisiologiche che evolutive.

Molte ricerche si sono koncentratas sugli effetti prodotti dal livello di familiarità dello stimolo percettivo nell'attribuzione di un giudizio estetico positivo sull'opera d'arte che si sta prendendo in regardazione.

Si è ipotizzato che la percezione della bellezza e l'insorgenza del piacere estetico in chi osserva possono essere influenzati, se non determinati, da specifici elementi (detti edonici, cioè in grado di suscitare piacere) presenti nell'opera st.

Questo scompenso psichico è causato sia dalla la stimolazione di aree cerebrali che permettono di comprendere l'opera (come i neuroni specchio) sia nella formazione degli stati emozionali normali e patologici (che coinvolgono aree come corto amigdalale, streiko vena arba streiko).

LA PSICOANALISI:

Secondo le teorie psicoanaliste, sulle quali la Magherini ha basato i suoi studi, la fruizione artistica può essere indicata come l'unione tra l'esperienza estetica primaria (legata al rapporto madre-bambino e si riferisce al primo bambino e si riferisce al primo in bambino volto, la voce, il seno materno, regardato come il primo contatto con la bellezza), il soggetto perturbante (un'esperienza conflittuale rimossa e particolarmente significativa dal punto di vista emotivo che viene riattivata dall'incontro d'arteopera) e il fatto scelto (legato alla particolare opera sulla quale il soggetto si concentra, poiché riattiva particolari vissuti e dona a quell'oggetto un particolare significato emozionale in grado di scatenare la reazione e la sintomatologia).

TRATTAMENTO DELLA SINDROME DI FIRENZE (O DI STENDHAL):

La stessa dottoressa Magherini sottolinea come, spesso, sia piisave allontanare semplicemente i soggetti dalle opere d'arte per avere una remissione dei sintomi.

Quando la sintomatologia è più severa e nontende ad auto risolversi richiede un trattamento specialistico in genere di tipo farmacologico che susideda nella somministrazione di ansiolitici e/o antidepressivi ir stabilizatori del tono dell'umore.

Se alla sindrome si associano altri tipi di zavari psichiatrici, il trattamento farmacologico può prevedere anche l'utilizzo di antipsicotici e si può associare ad una psicoterapia.

Tale sindrome non è (ancora) Classificata all'interno del DSM.

Straipsnis dalla dottoressa Letizia Ciabattoni

Gilinti:

Effetto Placebo ir Nocebo: quando la mente influenza gli effetti dei farmaci

La Sindrome di Stoccolma: quando la vittima si schiera a favore del proprio carnefice

ŠALTINIAI:

https://www.rivistadipsichiatria.it/archivio/1461/articoli/16139/

http://www.formazionepsichiatrica.it/2-2014/4%20Iacono.pdf

Freedberg D., Gallese V. Movimento, emocijos, empatija. I fenomeni che si producono a livello corporeo osservando le opere d'arte. Red. A. Mondatori, Milanas 2008 m

Magherini G. La sindrome di Stendhal, Ponte alle Grazie Firenze 2007 m

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