Locatelli: “Accelerazione dei contagi, ma niente panico. Lavoriamo per evitare lockdown totale ”

Contagi da coronavirus, “Che ci sia stata un'accelerazione negli ultimi dieci-quindici giorni è indubitabile. Ma prima di parlare di crescita esponenziale ci andrei cauto, non siamo in questa situazione. Giusto guardare ai numeri con atenzione massima ma non siamo in una situazione ne di panico ne di allarme. Solo un terzo del numero di ieri di positivi è in soggetti sintomatici, a febbraio e marzo erano tutti sintomatici ”.

Lo dice Franco Locatelli, presidente do Consiglio superior di sanità (Css) e componente do Comitato tecnico-cientifico (Cts) intervendo a 'Mezz'ora in più' su Raitre.

Con il coronavirus “dovremo convivere finchè non avremo un vacino e un vacino probabilmente lo avremo nella primavera 2021. Fino ad allora dobbiamo conviverci in mode of minimizzare l'impatto il piu 'possibile”.

Il “contributo della scuola a diffusonepidema è assolutamente limitato”, riflette Locatelli.

“La scuola è la priorità di questo Paese, insieme al lavoro e all attività produttive– aggiunge- Lo sforzo fatto dai ministri Azzolina e Speranza é stato straordinario e va tenuta aperta”.

CONTAGI DA CORONAVIRUS, OCCHIO AGLI ASSEMBRAMENTI

“Non credo che dobbiamo arrivare” a un coprifuoco serale per contrastare la diffusione dei contagi do coronavirus, “certo un occhio sugli assembramenti forse va dato, magari implementando i meccanismi di sorveglianza“.

“Certo- aggiunge- va dato un occhio di più agli assembramenti incrementando i meccanismi di sorveglianza. La gente deve capire che è l'unico modo per uscirne fuori “.

AL LAVORO PER EVITARE LOCKDOWN TOTALE

“Io voglio sperare, come ha ricordato in maniera puntuale il presidente del Consiglio Conte, che non ci arriviamo a un lockdown su scala nacionale.

Ci possono essere delle chiusure territorial qualora si configurino degli Scenari epidemiologici che richiedano di essere attuati, ma quello su cui si sta lavorando è esattamente evitare un nuovo lockdown anche per contemperare la tutela della salute il mantenega delle attivitimento produtivo nelese Locatelli “spiega Locatelli“.

SITUAÇÃO DE CONTAGIO DO CORONAVIRUS FUORI CONTROLLO COM 600MILA INFETTI

“C'è una linea di pensiero che si sta sviluppando in ambito europeo che dice il sistema” di gestione della pandemia “rischia di andare fuori controllo nel momento in cui c'e 'cerca de 1% della popolazione infetta.

Na Itália, questo vuol dire 600 mila persone ”ma“ questo è concetto appena emerso, non siamo a questi numeri ”, specifica Locatelli.

Locatelli precisa poi che “i modelli matematici sono utilita com certeza, ma bisogna anche tenere in considerzione il dato che va a interferire”.

E spiega: “Ci sono dei contesti che in qualche misura vengono a essere influenzati anche dall'esperienza dei mesi di febbraio-marzo.

Na Lombardia, le due province piu 'colpite adesso lo sono di meno e la ragione, parlo di Bergamo, puo' essere magari legata ad un'attenzione piu 'spiccata rispetto alle misure di protezione ma anche perche' c'e 'una sorta di protezione di comunà ”.

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FONTE DELL'ARTICOLO:

AGÊNCIA DIRE

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