Mortos anos da tragédia de Falco a Pieve di Cadore

Sono le 15.04 e ci trasportiamo per un intero minuto di silenzio a Pieve di Cadore, Belluno. No momento 22 de agosto de 2009, durante uma ricognizione em uma frana nel Rio Gere, l'elicottero A109 del SUEM118 urta i cavi di una linea di media tensione. Quel giorno ci hanno lasciato Dario De Felip, pilota della Inaer Aviations. Fabrizio Spaziani, medico del SUEM118 e diretor da Scuola Sanitaria del CNSAS. Marco Zago, técnico de bordo e técnico CNSAS de Belluno, Stefano Da Forno, técnico dell'elisoccorso e diretor da escola regional do CNSAS de Feltre. Questo é o triste bilancio della tragedia dell'elicottero I-REMS. Una pagina nera nel lungo libro dell'elisoccorso italiano, pomba purtroppo ci sono altre pagine tristi di piloti, medici e tecnici che hanno dato la vita per cercare di salvare delle persone.

Da Parma a Campofelice, da Grosseto a Salerno, negli anni sono stati tantissimi gli incidente mortal e não mortal. Solo negli ultimi vent'anni sono stati 27 gli incidentes com 22 morti e 37 feriti. Piloti, medici, infermieri, tecnici di verricello, tecnici di navigazione, pazienti. O último trágico schianto di Campofelice se é portato via sei persone, ma non bisogna dimenticare mai l'importanza che questo servizio di soccorso ha nel nostro 118.

L'elicottero da soccorso, l'eliambulanza, oggi é a punta de diamante dei servizi pré-ospedalieri sanitari e di ricerca SAR. Pensando all'incredibile aumento delle prestazioni dei mezzi e del numero delle missioni svolte, è evidente come le basi elicotteristiche na Italia abbiano sviluppato percorsi and studi per migliorare sempre di più la sicurezza delle missioni. Purtroppo questa evoluzione è stata macchiata da tragedie indelebili, che bisogna ricordare oggi come stimolo per fare sempre meglio e sempre di più affinché l 'emergência aviotrasportata, quella che si muove su meravigliose ma delicada macchine ad ala rotante, continue il suo percorso di affidabilità e sicurezza nel migliore dei modi possibili.

 

Fabrizio Spaziani, 46 anos, era un medico, ma anche un esperto alpinista. E delle ricerche in alta quota aveva fatto una specialità. Ad aprile si era precipitato em Abruzzo, a coordinare il primo intervento del Suem di Belluno. La notorietà l'ha avuta per aver fatto parte della spedizione degli Scoiattoli di Cortina che diee l'assalto al K2 nel cinquantesimo anniversario della conquista da parte di Lacedelli. Era un punto di riferimento nell'organizzazione, nella specializzazione e nella gestione degli interventi in situazioni di emergenza.

Il pilota Dario De Filip, 49 anos, sposato, di Pieve d'Alpago, proveniência dai bombeiros. Era poi passado para Elidolomiti, a sociedade que até qual ano era gestiva e acompanhante de Bellunese. Aveva trabalhou também para Elifriulia, uma sociedade análoga à ópera sulle montagne friulane. Grande esperienza, grande preparação para o trabalho na montanha. Lascia la moglie e due figlie.

Marco Zago, 42 anos,
 di Belluno, técnico aeronáutico e componente del Soccorso Alpino, era stato assunto em Elidolomiti. Non si occupava solo di volo, dove la sua specialità erano gli interventi con i verricelli, per transportare Barelle e feriti, ma era anche un ottimo alpinista (aveva arrampicato anche na Patagônia). Era sposato con Barbara, che fa la maestra, aveva un figlio che ieri compiva tredici anni. Il ragazzo era ad un campo estivo em Val Visdende pomba la mamma e lo zio son andati per dirgli che papà non c'era più, è morto nell'adempimento del dovere. Tra due giorni, terminato il turn, avrebbe finito il servizio in elicottero con la Inaer (che è proprietaria dell'elicottero del Suem), para passar uma outra ditta.

Stefano Da Forno, 40 anos, originario di Pozzale, técnico di elisoccorso e componente del Soccorso Alpino di Feltre, era un alpinista che aveva collezionato alcune imprese, come l'Aconcagua e il McKinley. Prima di dare l'assalto a questa seconda vetta, rimase bloccato per dieci giorni tra bufere di neve. Non era sposato e aveva il soccorso alpino nel sangue, per lui era diventato una ragione di vita, al punto che si era trasformato in un perfetto addestratore regionale per altri tecnici.

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