Dentro la centrale 118 Emilia Ovest di Parma: come sarà il 112 che verrà em Emilia Romagna?

Schermi multifunzione, doppio telefono e report informatizzato. Il 118 è da sempre il punto di riferimento tecnologico per l'organizzazione di centrali operative
Schermi multifunzione, doppio telefono e report informatizzato. O 118 é sempre il ponto de diferenciação tecnológico para a organização do centro operativo

“L'obiettivo futuro– continua Pastori - è di veicolare tutte le chiamate indirizzate a 118, 113, 112 e 115 alla CUR di primo livello, dove risponderà un operatore laico che avrà il compito di creando redigere scheda contatto con localizzazione del chiamante da girare alle centrali relevanti.

Eppure il funzionamento della centrale sanitaria del 118 em Emilia Romagna é simile a quello di un CUR: pré-filtro, gestione primaria e gestione ordinária fanno capo a tre postazioni differenti, con operatori che hanno strumenti differenti per operare e agire in situazioni cheano atteggiamenti, domande, risposte e caratteristiche diversos. Quindi un operatore non si occupa di tutto l'iter della chiamata dall'inizio alla fine, ma solo del primo recupero delle informazioni, o solo della gestione dell'arrivo del mezzo sul target, oppure solo della definizione dell'ospedale corretto di rientro.

“Oggi em Emilia Romagna metà della popolazione è seguita dal NUE integrado con localizzazione - spiega Pastori - e metà invece non ha la localizzazione. I progetti futuri prevedono, anche per la Regione Emilia Romagna, la predisposizione di una CUR di primo livello.

Sanitário ou laico: é uma questão de rabanete

Organizzazione, precisione e gestibilità. I carichi possono essere visibili da tutti e insieme si riesce a strutturare al meglio il servizio su una regione così ampia
Organizzazione, precisione e gestibilità. I carichi possono essere visibili da tutti e insieme si riesce a strutturare al meglio il servizio su una regione assim ampia

O dubbio che questa visione politica e tecnologica del 118 pode influenciar o sviluppo del NUE112 viene, anche se il modello tracciato a livello nacionale é uno solo, cio é quello del pré-filtro laico. O que quer que seja a competência de sviluppo é mutuata dalle centrali sanitarie, não é o modo de vedere uma presenza maggiore di infermieri nel NUE112? “Não, il modello 112 - spiega Pastori - è quello Lombardo / Laziale. Un centralino laico che smista. Questa opzione of grandissimi vantaggi sul filter delle chiamate in ingresso, e um grande vantaggio para o 118 porque há la localização imediata. O limite é a perda de um tempo comprimido de 30 e 60 segundos. E 'il tempo che perderesti comunque come 118 con la localização degli eventi. Na Itália, abbiamo competenze differenti e non credo sia possibile appare la logica di Madrid, pomba c'è una centrale unica con tutti gli esperti necessari di ogni forza dell'ordine, per seguire la chiamata ”.

Però c'è un però. E riguarda no pacote de introdução do NUE112. La normativa affida questo compito all Regioni che hanno grande esperienza nella attivazione del 118 sul proprio territorio. E 'questo il nesso che lega il 118 al 112: il patrimonio culturale, tecnologico e gestionale che ha il 118 sarà certamente la base del NUE112 italiano. Pensando solo che il 118 gestisce 440 mila telefonate all'anno in Regione Emilia Romagna fa capire la mole di investimenti, strutture and competenze che questo servizio genera rispetto ad altri centri di risposta.

Possiamo quindi dire che a Parma, Piacenza e Reggio Emilia, de 2014 e de 2016, de 118 ha operado com uma strutturazione símile a quella del 112. Una strutturazione che non is stata visibile - giustamente - all'utente finale e uma série di Innovazione and miglioramenti che permettono alla Centrale 118 Emilia Ovest di essere nel novero delle centrali che hanno rispettato in pieno i tempi di intervento standard richiesti dal Ministero. Una cosa non da poco su un'area così vasta e con montagne pomba le strade non sono certo le migliori possibili. “Questo obiettivo è stato raggiunto grazie al lavoro della Centrale - spiega il diretor Adriano Furlan - ma anche grazie al lavoro delle associazioni sul territorio. Senza queste il nostro lavoro non avrebbe gli stessi risultati che abbiamo oggi ”.

 

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