Emilia-Romagna arancione per numero ricoveri, o diretor de Malattie Infettive S.Orsola Viale: “Ben venga”

Emilia-Romagna na zona arancione, il direttore delle Malattie infettive del Policlinico S.Orsola 'benedice' il passaggio in zona arancione: “Non è sconfitta”

Emilia-Romagna na zona arancione: durerà due settimane

L'Emilia-Romagna passa di fascia: da giallo ad arancione.

Restrizioni ulteriori, che si aggiungono all misure previste dall'ordinanza firmata ieri, che si sono rese necessarie perchè l'andamento epidemiologico ha portato tante persone a essere ricoverate negli ospedali.

Quindi a partire da domenica l'Emilia-Romagna sarà na zona arancione per due settimane.

L'andamento epidemiologico sembra contradditorio, il rapporto tra positivi e tamponi è stato intorno all'11% per tutta la settimana, quindi minore rispetto alla media nazionale.

E in regione si é rilevato un fattore Rt di 1,4 che is minore rispetto alle setimane precedenti.

Quindi sembrano dati che attestano una estabilizzazione and un addolcimento della curva.

Ma allo stesso time, um dado importante sui ricoveri, visto che i malati covid ocupano in 50% dei posti sul totale di quelli dispoi nei reparti e 34% delle terapie intensivo.

É per questo che l'Emilia-Romagna è passata in un'altra fascia: gli ospedali non stanno affrontando solo il covid, ma stanno erogando anche la gran parte le prestazioni programmate.

Quindi está grávida de um doppio fronte.

VIALE (SANT'ORSOLA): BEN VENGA EMILIA-ROMAGNA EM ZONA ARANCIONE

“Não deve essere letta come una sconfitta, ma come una presa di coscienza: se il passaggio alla zona arancione migliorerà i nostri comportamenti ben venga la zona arancione”.

Così Pierluigi Viale del Sant'Orsola, em direção ao Facebook.

“Sicuramente il razzo ha perso un po 'di velocità- dice Viale riferendosi alla seconda ondata de Covid- la sua crescita è diventata mais lineare e il tasso di positivi ricoverati non supera mai il 5%. Ma sono pazienti gravi ”.

Non solo: questi malati “hanno un turnover lento, oggi sono entrati 70 pazienti negli ospedali dell'Emilia-Romagna ma ne sono usciti poco più della metà.

Vuole dire che servono 35 posti letti in più. Per questo è una crescita che anche se lineare preoccupa “.

Peraltro l'Emilia-Romagna ha ingaggiato una “sfida durissima”, quella cioè di non sospendere tutte le altre prestazioni sanitarie.

“Combattiamo su due fronti ma l'esercito è lo stesso, benchè rimpinguato”, dice ancora Viale.

Che sottolinea: “possiamo ancora reggere la crescita venha ocupazione di posti letto e terapia intensiva, ma anche il nostro eccellente sistema sanitario non può reggere in eterno”.

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Fonte dell'articolo:

Agência Dire

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