Etiópia, em Tigray i soldati dell'esercito aprono il fuoco su un convoglio dell'Onu

Tigray, esercito regolare etiope spara contro convoglio Onu: secondo un portavoce dell'esecutivo di Addis Abeba, gli operatori delle Nazioni Unite são stati presi di mira perché si stavano recando em uma área fora dos limites

Il governo etiope ha ammesso che dei soldati impegnati nell'offensiva em corso nella regione setentrionale del Tigray hanno fatto fuoco su un convoglio delle Nazioni Unite, arrestando alcuni operatori.

Secondo un portavoce dell'esecutivo di Addis Abeba, Redwan Hussein, gli operatori dell'Onu foram stati presi di mira perché, "dopo che avevano superato senza fermarsi due checkpoint dell'esercito" si stavano recando in un'area alla quale era stato impedito l'accesso “.

Convoglio Onu atacando no norte do Tigray, os spiegazioni de Redwan Hussein, portavoce de Addis Abeba

Secondo il dirigente, l'episodio, che ha avuto luogo domenica nei pressi della cittadini di Scirè, nel nord del Tigray, si é verificato perché lo staff dell'Onu ha intrapreso "una sorta di spedizione avventurosa" ignorando che la zona delle operazioni “ non è una terra di nessuno ”ma“ è dotata di un governo ”.

Os dichiarazioni di Redwan sono state rilasciate mentre l'Onu continua a richiedere l'accesso umanitario nel Tigray.

L'organism internazionale aveva reso noto la setimana scorsa di aver raggiunto con Addis Abeba un accordo per “un accesso unitario incondizionato” nella zona.

Redwan, parlando ieri con la stampa, ha parzialmente smentito queste dichiarazioni, affermando che il patto “não implica l'accesso illimitato a ogni angolo del Paese”.

Stando ai dati dell'Onu, cerca de 50.000 persone sono fuggite no Sudão dal Tigray dal 4 de novembro, data che segna l'inizio delle ostilità tra esercito federale truppe fedeli al partito al potere nella regione, il Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf )

Secretário do governo de Addis Abeba, guiado pelo primo ministro Abiy Ahmed, o conflito entre eles está em 28 de novembro com a presa do capital regional Macallè. Una versione, questa, smentita dai dirigenti del Tplf.

Tigray, Emanuela del Re: attivare subito corridoi umanitari per convogli, necessario accordo Onu - Etiópia

La viceministra agli Affari esteri and alla cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, ha avuto una conversazione telefonica con la ministra della Pace dell'Etiopia, Muferiat Kamil, per un aggiornamento sulla situazione unitaria nella regione del Tigray.

“In relazione all'accordo di accesso umanitario firmato tra il governo dell'Etiopia e le Nazioni Unite, la viceministra ha ribadito l'importanza di una tempestiva attivazione dei corridoi umanitari” si legge in una nota.

“Ha quindi attirato l'attenzione di Kamil sulla necessità che vi sia effettivo accesso a tutte le persone bisognose, in tutte le aree interessate dalle conseguenze del conflitto”.

“L'Italia está pronta a fornire l'aiuto necessario alle popolazioni civili colpite da conflitto” ha detto Del Re evidenziando che il nostro Paese ha già predisposto un intervento per i profughi affluiti no Sudão, attraverso l'Alto commissariato Onu per i rifugiati e che ulteriori interventi sono previsti.

Nella nota si riferisce che “non appena le condizioni logistiche lo consentiranno, si sta predisponendo altresì l'invio di materiale umanitario“.

Del Re ha quindi auspicato che qualsiasi requisito operativo ou amministrativo che disciplini l'assistenza umanitaria all aree colpite nel Tigray non ritardi ne limiti le operazioni necessarie per salvare vite umane.

Para saber mais:

Etiópia, nel Tigray si combatte ancora ed è preclusa ogni comunicazione

Fonte dell'articolo:

Agência Dire

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