Neopresidente Società italiana neonatologia Campânia: “Mortalità infantile emergenza al Sud”

Mortalità infantile, è emergenza al Sud: “l'obiettivo mais importante do mio mandato sarà quello di cercare di colmare il gap, la differenza che c'è, tra le regioni del Centronord e quelle del Sud per l'assistenza pediatrica. Si pensi alla mortalità neonatale. L'Italia non sta dietro ad altri Paesi europei como Francia e Germania, ma all'interno del territorio italiano ci sono differenze importanti e la mortalità neonatale al Sud è molto più alta ”

A spiegarlo é Giovanni Chello, diretor dell'Unità operativa complessa (Uoc) di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Monaldi, eletto presidente della Società italiana di Neonatologia della Campania nel corso di un convegno organizzato ieri dalla Sin a Napoli.

Mortalità infantile: nel suo primo anno di vita, un bambino del Sud corre un rischio di morire mais alto del 50 percento rispetto a un suo coetaneo resistente nel Centronord

“Questi dati, che sono oggettivamente fastidiosi per tutti, ci mettono di fronte alla necessità - prosegue Chello - di pretendere un cambiamento, una inversione di rotta.

Este não pode ser apenas um nostro compito.

È compito dei medici, ma anche dei decisori politici ”.

“La politica - sottolinea il neopresidente della Sin Campania - ci deve sostenere in questo lavoro, non si devono creare le condizioni che determinano le diffenze tra i diversi territori italiani.

Il mio obiettivo, quindi, sarà prendere contacte con i decisori politici regionali e avere un interlocutor affidabile.

Facciamoci tutti un esame di coscienza: ci vuole più conoscenza, ci vuole un sostegno sui corsi di aggiornamento che devono diventare obbligatori, ci deve essere un controllo ”.

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Chello avanzerà formalmente questa proposta alle istituzioni, in theme di mortalità infantile, chiedendo che i corsi di aggiornamento siano validati dalla Regione

“Tutti i medici devono essere preparati dopo l'iter concorsuale e questo vale sia per il pubblico che per il privato visto, che in Campania - spiega - c'è un altissimo numero di punti nascita privati.

Anche i giovani medici devono avere la preparazione e la cultura necessaria per affrontare le problemtiche di cui soffre il nostro territorio.

Avanzerò formalmente la proposta relativa ai corsi, nella speranza di trovare interlocutori capaci di ascoltare ”.

Oltre alla necessità di alzare l'offerta in termini qualitativi, bisogna anche agire sul personale.

“Il decisore politico - sottolinea il presidente della Sin Campania - deve agire per aumentare il numero dei medici e degli infermieri che lavorano.

Em alcuni reparti ci sono carenze ataviche e questa é uma situação que riguarda a maior parte da estrutura da Campânia ”.

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Fonte dell'articolo:

Agência Dire

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