Pronto soccorso, Simeu: “Mai vista un'estate così. Mais de 20% de ingresso, operador allo stremo e pazienti esasperati”

da Cristiano antonino il Agosto 5, 2022

Il presidente Simeu: “Più accessi e meno personale sono un mix per legressi. E la crisi di Governo ha acuito il nostro disagio”

“Em trent'anni di lavoro al Pronto soccorso non ho mai visto un'estate vem este dal point di view dell'impegno e della gravosità para gli operatori”.

A denunciantelo è Fabio De Iaco, presidente nazionale della Società italiana di medicina d'emergenza urgenza (Simeu).

“Siamo allo stremo– continua richieste di assistenza della popolazione superano di gran lunga le possibilità di risposta.

Complicando o incremento de casi Covid e le problemiche sanitarie legate alla prolungata ondata di calore, abbiamo stimato che rispetto allo stesso periodo dell'anno gli accessi al Pronto soccorso possano essere mediamente aumenta di cerca de 20% ed é um aumento que notiamo anche nelle grandi città, luoghi in cui di solito in estate si registrano una diminuzione”.

L'incremento dei pazienti sommato alla diminuzione degli operatori “é uguale all'aumento esponenziale delle attese di ricovero, all'allungamento dei giorni che i pazienti passano in Barella, alla diminuzione della qualidade del servizio- osserva De Iaco- e tutto ciò porta a un incremento del nervosismo e della litigiosità”.

“La gente è esasperata– continua il presidente Simeu- e noi operatori siamo esageratamente stanchi. Stiamo cercando desesperadamente aiuto, i medici non sanno come fare ad andare in ferrie perché c'è carenza di personale.

Siamo in ginocchio, con decine di pazienti bloccati nei Pronto soccorso e altre decine che 'spingono' dall'esterno para entrar perché non trovano risposte sul territorio.

La sanità in this moment sta facendo acqua in ogni punto del percorso: pre ospedale, ospedale e post ospedale e esta scarica ancora di più tutto sul Pronto soccorso”.

SIMEU: NECESSITA' NON SODDISFATTE DEI PAZIENTI E CONDIZIONI DEGLI OPERATORI DETERMINANO UN MIX ESPLOSIVO

Da Taranto, a Trapani, a Palermo, solo nell'ultima settimana sono decine gli episódios de agressão verificatisi in tutta Italia a danno di medici e infermieri dell'emergência – urgencia.

“E o que você quer que seja sui giornali é uma fotografia sottostimata della realtà- aggiunge De Iaco- il livello di litigiosità che c'è nei Pronto soccorso é enormemente aumentado para negli ultimamente sei mesi e neste periodo estivo em particular.

Le urla e gli insulti al Triage sono quase all'ordine del giorno”.

Nell'emergenza-urgenza “si sta concentrando il massimo del disagio e dell'inefficienza del Servizio sanitario nazionale, stiamo facendo da 'recipiente' e da sfogo ai cittadini di tutto ciò che non va– evidenzia il medico-perché nel Pronto soccorso il paziente vede il volto della sanità italiana”.

A questo si aggiunge “una vera e propria 'shitstorm' che registriamo sui rede social– dice De Iacodove quotidianamente veniamo attaccati come fannulloni e incompetenti. E' tutto indice di un grande disagio”.

Attese estenuanti, risposte che non arrivano, degenze prolungate in barella “em condizioni che a volte ledono la dignità- osserva il medico-portano a un'esasperazione degli animi”.

Ma come si difendono i sanitari dagli attacchi? “Le procedure interna agli ospedali prevedono la comunicazione alla direzione sanitaria e al responsabile della sicurezza sul lavoro di ogni agressão, sia fisica che verbale, ma questa comunicazione non viene quasi mai effettuata- dice De Iacospesso infatti il personale è intimorito da chi lo desagradar.

Frasi come 'so pomba hai la macchina parcheggiata' ou 'so pomba abiti' le sentimo spesso e molti operatori, per tutelare se stessi e le proprie famiglie, decidono di non fare segnalazioni”.

IL PRESIDENTE SIMEU: ANCHE QUANDO LE SEGNALAZIONI VENGONO EFFETTUATE, L'ITER PUO' SUBIRE BATTUTE D'ARRESTO

A incardinare il tutto c'è poi la carenza di personale, con cerca de 100 medici al mese che nel solo 2022 hanno deciso di lasciare le corsie dei Pronto soccorso

“A crise de Governo aumentou significativamente o nosso desagio-ulterior serviço de Iaco perché dopo mesi di consultazioni apercebimento di essere ormai vicini a un provved che ci avrebbe avrebbe port to un po' di diigeno.

Adesso, invece, siamo sgomenti di fronte all'orizzonte temporale che ci aspetta prima di poter ricominciare un'interlocuzioe con qualcuno che non sappiamo neanche chi sarà.

Come Simeu lavoriamo su queto argomento de novembre, ci abbiamo messo 8 mesi per arrivare vicino a un risultato e ora dovremo ricominciare tutto daccapo”, conclui De Iaco.