Raporto CREA: è allarme organici, la carenza di infermieri ha rotto gli argini e la domanda aumenta

Raporto CREA Sanità: „Rispetto alla media dei Paesi europeni, e riferendoci alla populația în suo complex, l'Italia presenta un potenziale surplus di 0,48 medici și un gap di – 3,93 infermieri ogni 1.000 habitant”, în special față de fabbisogno per le fasce più anziane (e in crescita) della popolazione)

Non ha dublat il 17° Raporto CREA Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) sulla carenza infermieristica

Anzi, riferendosi alle medie europee alza anche il tiro su quante unità di personale mancano nel nostro paese per allinearsi ai maggio partner Ue o quantomeno alla media dell'Unione.

Il Rapporto CREA explica che „la vera questione rimane quella dell'adeguatezza degli organici.

Si consideri che a level international, in termini di numero di medici che praticano activamente la professione, il nostro Paese, second i data OECD, is in cima all graduatatorie europee: nel 2018 operano in Italia 4,06 medici per 1.000 people contro 3,17, 2,84 în Francia și XNUMX în Regatul Unit.

La Spagna are un valore similar all'Italia (4,0), în timp ce în Germania se înregistrează 4,3 medici la 1.000 de locuitori.

Diverso il caso del personale infermieristico attivo, per il quale nel nostro Paese și registra un tasso molto inferiore alla media europea.

În 2018 în Italia a operat 5,5 infermieri la 1.000 de persoane controlate în 7,8 din Regatul Unit, în 10,8 din Francia și în 13,2 din Germania.

Solo la Spagna și attesta a un tasso simile al nostro, pari a 5,8 ogni 1.000 de locuitori”.

Raportul CREA prosegue subliniind în absolut „surplusul de medici și se traduce într-o succesiune de aproape 29.000 de unități, în timp ce il gap di infermieri într-o îngrijire de peste 237.000 de unități personale”

Ripentendo le analisi con riferimento alla sola fascia over 75, che è in continua crescita per efect della scarsa natalità și l'allungamento dell'aspettativa di vita, „il numero di medici ogni 1.000 habit over 75 result essere inferior rispetto a quello della media dei Paesi europei consideri e, a maggior ragione, quello degli infermieri: allo stato attuale, mancherebbero all'appello più di 17.000 medici e 350.000 infermieri”.

Secondo il CREA, in entrambe le simulazioni si riscontra un important deficit di infermieri che va da un minimo di 237.282 unità a un maximum di 350.074, a seconda delle fasce di popolazione in esame

E afirmando che “sembra prioritaria l'esigenza di intervenire in modo deciso sugli ingressi del personale infermieristico, di gran lunga sottodimensionato” afirm che “volendo provare a colmare il gap, lo Stato non solo dovrà preventivare o major spesa sul cost del personal ma dovrà. anche sincerarsi che la capacitatea produttiva degli Atenei sia in linea con tale obiettivo”.

„În fiecare caz – subliniază ancora il Rapporto – volendo guardare oltre l'incremento del numero dei posti a concorso necessario nel breve periodo è doveroso, nel medio periodo, individuale nuove solutions che ridisegnino la figura și il rol dell'infermiere anche in vista dell „Aplicarea Misiunii 6 del Piano Nazionale di Ripresa și Reziliență (PNRR): fără o soluție pentru îngrijirea organică, asistența și aplicarea PNRR, puneți în centrul viitorului sistem sanitar, asistența teritorială, vor fi foarte penalizați. ”.

„Gli infermieri – commenta il CREA – svolgono un rol critico nel fornire assistenza negli ospedali e negli istituti di assistenza a lungo termine in circostanze normali; rolul lor este mai mult critic în timpul pandemiei de COVID. Si prevede che la întrebare di infermieri continuerà ad aumentare negli anni a causa dell'invecchiamento della populație, în timp ce mulți infermieri se apropie de all'età della pensione”.

E, de asemenea, afirmă că „il numeroase resurse di personale, în special pentru quanto attiene gli infermieri, è insuficientă pentru a asigura un'assistenza sanitară al nivelului di quella garantita dalle nazioni europee prese come referire.

Si confirma dunque l'urgenza di un'attenta pianificazione del sistem dal punto di vista degli ingressi di personale, alla luce delle previsioni sulle uscite viitorul e sul rol che la tehnologie potrà jucare nell'imminente viitor”.

„Come Federazione sono ormai anni che denunciamo la carenza di infermieri che con la pandemia – commenta Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) – si sta trasformando in un vero e proprio allarme. Le nostre stime parlano di almeno 63mila unità di personale che mancano, ma quelle di instituzioni (come l'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari) e centri di ricerca universitari (come la Bocconi e il CREA Sanità, appunto), anche alla luce delle previsioni del PNRR, vanno dagli 80mila a oltre 2-300 mila infermieri in meno delle necessità attuali e future”.

„Come FNOPI – conclude Mangiacavalli – abbiamo alcune soluzioni valide per il problema e siamo disponibili a un vero confronto (come ribadito nella lettera aperta alle istituzioni dei giorni scorsi) con le istituzioni.

Abbattere la carenza lo chiedono i nostri professionisti, ma anche i cittadini, in special quelli che hanno bisogni sanitari non solo legati a Covid e che sanno che accanto nella loro vita di tutti i giorni hanno soprattutto, se non unicamente, gli infermieri”.

Pentru a aprofunda:

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Fonte dell'articolo:

FNOPI

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