Snami: „900 euro in meno ai medici del 118 della Romagna che dicono no al Pronto soccorso: una follia”
Il presidente regionale Snami Roberto Pieralli anunță lupta după taglio della quota stipendiale respect all'accordo del 2008 pentru a refuzat să îndrăznească o mână în Ps: „Atteggiamento vessatorio dell'Ausl Romagna”
Sono decisamente infuriati i medici del 118 delle province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena.
Chi di loro și este rifiutato di dare una mano nei Pronto soccorso come requested dall'Ausl Romagna și a found infatti oggi una brutta surprise in busta paga: un taglio della quota stipendiale rispetto all'accordo del 2008 di 900 euro.
„Un atteggiamento folle e vessatorio“, tuona il presidente regionale dello Snami, il sindacato dei Medici italiani, Roberto Pieralli
Anunțând lupta. Così come il possibile addio alle autombulanze da parte di tutti e 45 i medici.
È un „casino fotonico”, dice Pieralli spiegando cosa sta accadendo: il contratto regionale che integra quello nazionale è fermo dal 2008 e le giunte precedentei all'attuale hanno preso la direzione, data la carenza di medici e le difficult a trovarne, di puntare a una integrazione dell'organico prin i medici convenționali.
Come sono i medici di famiglia e appunto quelli del 118.
În Romagna, prosegue Pieralli, „la carenza di medici è un'caz de urgență storica“, da qui la scelta dell'Azienda di utilizzare nei Pronto soccorso „medici senza il titlu” per exercire in emergenza con una integrazione economica.
Il relativo contratto integrativo regionale del 2016 este stato aggiornato da poco prevedendo appunto la possibilità che “medici di emergenza sanitaria territoriale convenzionati si rendano disponibili a request dell'Azienda, su base volontaria, a impegnarsi all'esecuzione di turni in orario additionvo or convenzionale, per la copertura di turnazioni intraospedaliere dedicate nei punti di Primo intervento e Pronto soccorso”.
E per questo, precisa il contratto, ci sarà un riconoscimento economico orario ulteriore di 15 euro all'ora, mentre per le ore svolte di assistenza ospedaliera in Ps, oltre il debito orario da incarico, altri 60 euro all'ora. Ma non tutti ci stani.
Sui 45 medici convenzionati del 118, sei hanno deciso di tirarsi indietro continuando a exercite esclusivamente il lavoro cui sunt autorizati.
Da qui il taglio di 900 euro in busta paga.
Ma quell'integrazione, dipana la matassa Pieralli, è prevista dal contratto del 2008 che l'aveva “forfettizzata” in base a compiti aggiuntivi già espletati rispetto a quelli normali, come situation ad alto risk, events di massa e first intervento nei Ps.
Il tutto in vista del passaggio da convenzionati a angajaților cu l'ulteriore integrazione con le attività proprie dell'assistenza ospedaliera.
assaggio che non si è realizato.
Così, tira le somme il sindacalista Snami, già un medico convenzionato del 118 prende 28,5 euro lordi all'ora e per lavorare in Pronto soccorso gliene aggiungono 15, “cifre comunque ridicole”
E per quelli che non hanno acceptato, “non avendo i titoli per dare una mano in Ps”, ribadisce, a fost tagliata di netto dallo stipendio la quota per i compiti aggiuntivi. Tutto ciò è „inaccettabile”, quella dell'Ausl Romagna è „un'interpretazione folle“, concluzionează Pieralli tracciando i posibil scenariu: „Molti medici del 118”, cu i bandi in uscita a luglio, sunt fortemente orientati și „andare a fare”. altro”, în timp ce „tutti” sunt pronti a firmare una lettera di rinuncia all'impegno di lavorare nei Ps.
„C'è una solidarietà globală.
Da anni l'Ausl Romagna nasconde la polvere sub il tappeto, using personale con un contratto da 30.000 euro e risparmiandone centinaia di migliaia”, rimarca il presidente regionale Snami.
E tutto ciò non può non avere riflessi sulla complessa negociere sul contratto regionale.
Se la risposta dell'azienda è che “i Ps vanno tenuti aperti, li chiudano pure.
I medici 118 guadagnano come una guardia medica e want che lavorino senza titolo in Ps, mentre vessano chi fa il proprio lavoro”, termina Pieralli.
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