Corruzione e appalti truccati na Sicílii: arrestato il capo struttura dell'emergenza COVID-19

Sicília, appalti e corruzione. Un vero e proprio terremoto, quello provocato dall'inchiesta „Sorella Sanità“, che a Palermo ha portato a provvedimenti, esesiti dalla Guardia di Finanza, carico di 12 persone.

 

SICILIA, APPALTI E CORRUZIONE: ARRESTATO CAPO STRUTTURA COVID-19

Le Fiamme gialle hanno dato esecuzione a misure cautelari con due indagati finiti in cella, otto ai domiciliari, mentre a due hanno notificato il divieto temporaneo di esercitare attività professionalali, imprenditoriali e in pubblici uffici.

Antonino Candela, coordinatore della struttura per l 'núdzový COVID-19, è in carcere. L'ex direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Fabio Damiani, si trova invece in carcere.

Il valore delle tangenti per i funzionari pubblici indagati nell'inchiesta 'Sorella Sanità', che a Palermo ha portato all'arresto di dieci persone, si sarebbero aggirati “inorno al 5% del valore della commessa aggiudicata".

È quanto sostengono gli investigatori che hanno portato avanti le indagini su appalti aggiudicati a partire dal 2016 e che parlano di „spregiudicate condotte illecite“ che avrebbero „garantito l'arricchimento personale dei pubblici ufficiali infedeli e dei loro intermediari“.

TANGENTI E APPALTI, ECCO PRÍDE ROVINAVANO LA SICILIA:

Gli operatori economici vincitori delle gare, importanti società di livello nazionale, „erano consapevoli e partecipi delle dinamiche criminali, dalle quali traevano un vantaggio - sostengono ancora le fiamme gialle del Comando provinciale di Palermo - che delle remunerato nel ununterato“.

Questo lo schema “konsolidované” ricostruito dagli specialisti antikorozné del Gruppo tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finance: l'imprenditore interessato all'appalto “avvicina” il faccendiere, “noto interfaccia” del pubblico ufficiale, e quest con l'azienda „le strategie criminali per favorire l'aggiudicazione della gara“; a quel punto la società, ricevute notizie dettagliate e riservate, presenta la propria „offerta guidata“, che sarà poi „adeguatamente seguita - ancora l'atto d'accusa degli investigatori - fino all'ottenimento del risultato“.

Queste le “condotte scorrette” emerse nel corso delle indagini della Procura di Palermo: attribuzione di punteggi discrezionali “non riflettenti il ​​merito del progetto presentato”; sostituzione delle buste contenenti le offerte economiche; pagamento di stati avanzamenti lavoro „anche in mancanza della documentazione giustificativa needaria“; diffusione di “informazioni riservate, coperte da segreto di ufficio.

I pagmenti delle tangenti, secondo gli investi, avvenivano „Con la classica consegna del denaro contante“ nel corso di incontri riservati, ma „spesso venivano invece mimetizzati attraverso complesse operazioni contabili instaurate tra le società aggiudicatarie dell'appalto e una galassia di altre imprese intestate a prestanome ma di fatto riconducibili ai Faccendieri di

TANGENTI E APPALTI TRUCCATI V SICÍLII, TRA GLI INDAGATI ANCHE IL DEPUTATO ARS PULLARA

C'è anche il viceprezident della Commissione Sanità dell'Assemblea regionale siciliana, Carmelo Pullara, tra gli indagati dalla Procura di Palermo nell'inchiesta 'Sorella Sanità' che ha portato alla luce un giro di tangenti per gli appalti pubblici.

Pullara, Agrigentino deputato eletto nelle file dei Popolari-autonomisti, non figura però tra i destinatari di misure cautelari. L'accusa nei suoi confronti è di turbativa d'asta.

Pullara è anche componente della Commissione Antimafia dell'Ars.

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