8 Marzo, "Noi usciamo per aiutare gli altri": le donne di ANPAS Lombardia protagoniste del film "Tutte a casa - Memorie digitali da un mondo sospeso"

8 Marzo, "Noi usciamo per aiutare gli altri": lo scorso anno, un paio di mesi dopo l'inizio di questa acil durum sanitaria, ricevemmo una telefonata che ci chiedeva di "uzak parlare" le donne delle Associazioni. Volontarie e Dipendenti, un momento così complesso non si sono fermate, conciliando lavoro, famiglia, volontariato… e paura.

Oggi i nostri racconti, le nostre emozioni, i nostri ricordi, vivono nel film "Tutte a casa - Memorie digitali da un mondo sospeso", che verrà trasmesso il giorno della festa della donna, 8 Marzo, tüm 21.30 su La7D.

"Siamo fieri di aver partecipato a questo progetto" dice il Presidente di ANPAS Lombardia, Luca Puleo, "Quasi il% 50 degli old 20.000 Operatori del Soccorso delle Associazioni aderenti ad ANPAS Lombardia sono Movne, una vera forza motrice all'interno del nostro . Le Volontarie e Dipendenti che si raccontano sono il simbolo del costante ed instancabile servizio che stiamo svolgendo, in condizioni straordinarie. "

8 Marzo, le donne ANPAS kahramanı del film "Tutte a casa - Memorie digitali da un mondo sospeso"

TUTTE A CASA - MEMORIE DIGITALI DA UN MONDO SOSPESO

regia di için

Nina Baratta, Cristina D'Eredità, Eleonora Marino

Un film partecipato prodotto ve realizzato da

COLLETTIVO TUTTE A CASA:

Federica Alderighi, Nina Baratta, Giovanna Canè, Maria Raffaella De Donato, Cristina D'Eredità, Flavia De Strasser, Maria Antonia Fama, Rosa Ferro, Elisabetta Galgani, Elisa Flaminia Inno, Désirée Marianini, Eleonora Marino, Beatrice Miano, Viola Piccininni, Elettra Pizzi, Francesca Zanni

Occasione dell'8 marzo, ad un anno dall'inizio del lockdown dovuto all'emergenza sanitaria Covid19, andrà in onda in prima serata alle 21.30 su La7D, il documentario Tutte a casa - memorie digitali da un mondo sospeso realizzato dal collettivo Tutte a casa, per la regia di Nina Baratta, Cristina D'Eredità, Eleonora Marino.

8 Marzo, le donne ANPAS ed il film del collettivo "Tutte a casa"

Il film nasce dal collettivo "Tutte a casa" composto da 16 professional del mondo dello spettacolo ve della comunicazione che si sono conosciute su una pagina Facebook i primi giorni di marzo 2020.

Hanno quindi lanciato una, cui chiedevano'da bir donne di tutte le età e provenienze sociali di inviare video, realizzati con lo smartphone, in cui narrassero la loro "quarantena", che cosa stesse accadendo nelle loro case'i aradı.

Davanti agli 8.000 video inviati da yaklaşık 500 donne, supportate da una regia a distanza, per la creazione di una narrazione dall'ampio respiro cinematografico sono state scelte alcune parole chiave: la casa, il corpo, la cura, la crisi, la rinascita, la libertà.

ne nato İtalya'da bir giugno 2020, narrato dal punto di vista delle donne: un osservatorio alternativo rispetto alla narrazione ana akımlaştırma, tutta al maschile, della pandemia.

I media, durante la quarantena, davano spazio solo a virologi, politici e scienziati e nessuno conosceva "la versione delle donne".

Eppure oggi sappiamo che sono loro ad aver pagato il prezzo più alto della pandemia, in terminiconomici, lavorativi ma non solo.

Nel film ve recuperano i çerçeve ve görünmez bir tratti angosciante, tratti ironica, spudorata, "viso aperto" gibi görünmez.

Dünyanın en önemli noktaları arasında, dünyanın her yerinde var.ansia e agli incubi, la donna che in quarantena è riuscita a scappare da un compagno şiddetlio e chi vive S. in yarı yarıya di 30 metrik dörtgen ve dalla finestra vede le piastrelle del cortile e un pezzo di cielo: “Mai gel ora – zar – è chiaro che le scelte non sono uguali per tutti.

Hiçbir avere un lavoro stabile n e uguale per tutti.

Certi possono saf starci senza asker başına mesi, altri semplicemente hayır ”.

E poi ci sono i giochi sulle terrazze con i bambini, l'insegnante che online rimprovera gli studenti di copiare le versioni, la figlia che si prende cura della madre anziana, le feste di completeanno whatsapp, il lavoro incessante delle ostetriche ile senza remore'u kutlamak che monitorano le gravidanze, gli orti sui terrazzi, gli episodi di solidarietà come le sarte che cuciono mascherine di stoffa da distribuire gratuitamente, le volontarie che consegnano la spesa agli anziani.

"Tutte a casa, Memorie digitali di un mondo sospeso", la narrazione di un paradosso temporale

Il racconto nato dal “tempo sospeso” è un'indagine poetica che si smarca compamente dalla narrazione d'inchiesta ma cerca le ragioni profonde e il senso di un vero e proprio "paradosso temporale": un periodo in cui sembrava non accadere nulla ma stava avvenendo tutto, dentro le mura domestiche.

Il film è stato prodotto dal collettivo Tutte a casa, con un crowdfunding su Produzioni dal basso: la raccolta fondi durata 3 mesi ha superato l'obiettivo di 15.000 euro.

Stato realizzato anche grazie al sostegno di Consiglio Regionale della Puglia Teca del Mediterraneo, Coop. Soc. Il Nuovo Fantarca ve Sofia Klein filmi.

"La mia unica via di salvezza, parlare con qualcuno che in realtà è come parlare con nessuno: questo alla fine è un diario - dice una giovane heroista mentre si riprende con il suo smartphone -.

Her parlare con te stessa e poi, bir mandare dei messaggi agli altri, non si sa a chi servis eder.

Qualcosa rimarrà. Sapere che qualcosa rimarrà, gel ben chiedevano ve ritratti ai pittori. Perché questa cosa rimarrà, bir quando esisterà il sinema. Dönem başına Speriamo ”.

(Dal filmi Tutte a casa, Memorie digitali di un mondo sospeso)

Daha çok bilgi:

8 marzo 2021, Giornata internazionale della donna: "ogni donna è un'infermiera"

Fonte dell'articolo:

Basın Bildirisi ANPAS Lombardia

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