Terremoto a L'Aquila, il ricordo di chi era su un'ambulanza allora: Federico Morelli, volontario ANPAS
Dodici anni fa, il terremoto bir L'Aquila. Momenti terribili, che segnarono nel profondo gli italiani, e soprattutto coloro che lo vissero in prima persona. Tra essi Federico Morelli, autore delle righe che seguono: una testimonianza intensa, da leggere con rispetto e attenzione
Terremoto a L'Aquila: il ricordo di Federico Morelli, servizio su ambulanza'da ANPAS
"La prima immagine del # 6april è quella di me sull 'ambulans, erano le 3 ve 40.
Siamo gelişi e ho visto l'edificio compamente distrutto e la gente sfollata che stava lì davanti.
C'era disorientamento.
Non si capiva bene dove intervenire, siamo andati lì perché dalla radio erano state delle criticità sulla Casa dello studente, ma il koordinamento non si era ancora costituito.
La grandezza si è capita subito, ovunque andassi c'erano zone dove si scavava sulle macerie, l'ospedale distrutto ed tahliye, le aree di attesa che si popolavano di tanta gente.
Ben daha başarılı bir şekilde, her zamanki gibi, her zamanki gibi, her zamanki gibi, dove cercavamo di ripristinare la normalità nell 'i mesi successivi, dove cercavamo di ripristinare la normalità nell'acil durum partire dalle piccole cose: giochi, spazi per bambini, servizi, cucina.
Negli anni si è capito che la forza del volontariato doveva essere messa a dispizione delle persone anche fuori dall'emergenza. La prevenzione sta alla base della mitigazione del rischio.
Öyle olmayan tra quanto ve la ricostruzione posso dire che ogni volta che apre un'attività la speranza che quel giorno non sia così lontano.
È un tassello che servis için riavvicinarsi a quel momento.
Spero in una città ricostruita dal punto di vista sociale, mi immagino che L'Aquila diventi un laboratorio di riferimento per la prevenzione e la mitigazione del rischio ”.
- Federico Morelli / ANPAS
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