BIG DATA e disastri naturali: la potenza di Facebook al servizio di Unicef, Croce Rossa e WFP

Dopo un disastro naturale è fondamentale sapere subito chi, dove e cosa è successo. Ancora di più è sapere come le persone si possono muore e come possono essere contattate. Facebook, che si è sempre contraddistinta per un forte rapporto con le ONG internazionali, ha deciso di mettere a disposizione delle tre più grandi realtà che operano in situazioni di soccorso i propri dati in caso di disastro naturale. La partnership fra la società di Mark Zuckemberg, UNICEF, Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il World Food Programme, permetterà di condividere dati in tempo reale per aiutare i soccorritori ad organizzare la risposta immediata con gli aiuti dopo l’evento diastroso.

Alluvioni, terremoti, frane, carestie o siccità mettono a dura prova le risposte delle ONG, che richiedono accurate informazioni, da ottenere rapidamente, per capire quante vite bisogna salvare e quanto tempo c’è per fare tutte le operazioni necessarie. Il problema è che tradizionalmente i canali di comunicazioni come il telefono si interrompono, e bisogna affidarsi alle connessioni dati (che sono più affidabili e più resistenti) o ai ponti radio, che non subiscono influenze da questo punto di vista. La quantità di dati registrati da Facebook permette di capire sempre meglio qual’è la quantità di persone in pericolo, chi è invece al sicuro, e dove è necessario inviare soccorsi. “Questo è il nostro modo di creare comunità sicure, e noi continueremo a realizzare inziative come questa per aiutare” ha scritto sul suo posto il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg

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