Incredibile, la bici sorpassa la moto nella hit del pericolo

La notizia fa venire i brividi. Secondo l’Osservatorio il Centauro-ASAPS (Associazione Amici della Polizia Stradale) sulla pirateria stradale, al 20 dicembre 2012 su 925 episodi gravi di pirateria, 134 hanno coinvolto le biciclette, uccidendo 22 ciclisti e ferendone gravemente 126.

Questo vuol dire che entro la fine del 2013, la bicicletta diventerà in assoluto il veicolo a due ruote più pericoloso, sia dello scooter, sia del motorino e addirittura delle maximoto.

Che la bicicletta avesse superato i motorini lo avevamo appreso da fonti Istat, gli ultimi dati confermano il triste primato. Rispetto al 2011 viene rilevato un incremento degli episodi di pirateria pari a circa il 25,5%, in cui oltretutto sale fra le vittime il numero dei bambini e anche quello degli stranieri.

Questi ultimi risultano più numerosi non tanto perché vadano in biciletta più degli italiani, ma perché più di essi rischiano l’incolumità e nei casi più gravi la vita con una guida non sempre consona.

Il numero delle vittime è da capogiro, paragonabile al nugolo di ciclisti che partecipano alle competizioni più acclamate. Proviamo a immaginare, in una situazione del genere, un maxi incidente che raggruppi tutte le vittime, forse crescerebbe la sensibilità nei confronti di chi è in sella a un bicicletta.

È evidente che si tratta di una vera e propria emergenza che richiede maggiore attenzione e rispetto da parte delle autorità, ma soprattutto da parte degli automobilisti. Ogni giorno infatti in Italia perde la vita un ciclista e 40 sono finiscono in ospedale per ferite più o meno gravi.

Le statistiche raccontano di quasi 1000 morti negli ultimi 3 anni. E chi obietta che rispetto ai 4000 morti l’anno per incidenti stradali le vittime che pedalano sono una cifra irrisoria, be’ è certamente un grosso abbaglio: il rischio di mortalità, calcolando come valore medio 1, per i ciclisti è 2,18, più del doppio rispetto al valore base.

Per le automobili il tasso di mortalità è pari a 0,78, per i camion è 0,67, per i pullman 0,48, per i ciclomotori 1,06. Solo le moto fanno peggio. È ora di pensare ai ciclisti in città.

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