Autisti soccorritori, l’importanza della in-formazione: gli eventi organizzati da Co.E.S. per partecipare ai concorsi

La formazione degli autisti soccorritori è il nodo cruciale, nella gestione delle problematiche legate al trasporto sanitario con ambulanza. Badate bene, non solo in-formazione: la formazione

Formazione degli autisti soccorritori, le iniziative dell’associazione di categoria Co.E.S.

In effetti è l’unica parola che conta davvero. Più della diversità delle divise, delle organizzazioni o istituzioni di appartenenza o altri fattori: formazione.

Ed è proprio con l’obiettivo di formazione al meglio chi guiderà le ambulanze sulle strade italiane che Co.E.S., associazione di categoria, organizza corsi di preparazione ai bandi di concorso per aspiranti concorsisti.

Perché per partecipare ad un bando pubblico, certo non basta “avere un’idea” dell’argomento. E data la penuria di testi sull’argomento, i formatori diventano davvero figure fondamentali.

Sempre giocando su questi due termini, formazione e in-formazione, bisogna sottolineare che Co.E.S. in questo offre un ventaglio di eventi davvero completo, affiancando ad un proprio settore dedito alla formazione queste iniziative di informazione.

Insomma, con Co.E.S. la preparazione dell’autista è davvero completa.

“L’Associazione Co.E.S. Emilia Romagna – fa sapere Moreno Montanari, Presidente Co.E.S Emilia Romagna, consigliere Co.E.S. Italia, Autista soccorritore Ausl 118 Romagna Soccorso – in occasione di un incontro in Regione con l’Assessore alle Politiche della Salute Dott. Donini, è venuta a conoscenza di una delibera che aumentava il parco mezzi 118 di 19 unità, composte da Autisti Soccorritori ed Infermieri, spalmati in tutte le Asl del territorio regionale.

Di conseguenza, avendo ipotizzato la pubblicazione di Bandi di Concorso per le Aree Sanitarie 118 (Romagna, Emilia EST ed Ovest) ci siamo attivati e preparati in collaborazione con i Sindacati locali provinciali, nella creazione di eventi informativi rivolti agli aspiranti concorsisti……una occasione che è stata apprezzata e seguita da numerosi Autisti che già lavorano in molte Associazioni o dipendenti  a contratto determinato.

Per tutto questo e molto altro di più, Co.E.S. Emilia Romagna si sta attivando per creare un supporto informatico ed informativo disponibile a tutti gli Associati, avendo come punto di riferimento i Consiglieri Co.E.S. Provinciali, presenti da Piacenza a Rimini, passando da Ferrara e Ravenna”.

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“La formazione degli autisti soccorritori principale strumento per professionalizzare l’operatore”

“La formazione dell’Autista Soccorritore – sostiene Daniele Savigni, Autista Soccorritote 118 Emilia Est – e’ da sempre stato un argomento a cui ho prestato moltissima attenzione.

Lo ritengo il principale strumento per professionalizzare al meglio l’operatore, partendo da una formazione di base uniforme arrivando poi ad una specifica del contesto lavorativo.

Riscontro a livello regionale e persino provinciale differenti livelli formativi.

Speravo che la creazione delle 3 centrali 118 di area vasta andasse a porre un veto verso questa direzione, che fosse una bella spinta, quanto meno per tutti gli Autisti Soccorritori che lavorano all’interno dei territori gestiti dalla stessa centrale, ma non è stato così.

Questo sarebbe stato un primo step, per poi pian piano arrivare ad una uniformità a livello regionale.

Purtroppo questo ancora non avviene e lo vedo ancora di difficile applicazione, al di la dei blocchi formativi causati dal Covid, che ovviamente non hanno aiutato e hanno fatto rimanere indietro anche noi Autisti Soccorritori.

L’istituzione della figura professionale dell’Autista Soccorritore rimane quindi, a mio avviso, l’indispensabile obbiettivo che il mondo politico nazionale e regionale si deve porre,  per rispondere ad una necessità formativa di alta qualità per questo professionista che opera all’interno del dipartimento di emergenza urgenza 118, di cui ne è un anello fondamentale”.

Sullo stesso argomento: Autista soccorritore, come prepararsi ad un concorso? L’incontro organizzato da Co.E.S. Emilia-Romagna

“Purtroppo, a differenza dei profili professionali riconosciuti, l’autista soccorritore non ha una formazione uniforme a livello nazionale”

“E ovviamente questo ricade sul tema dei concorsi pubblici, meta da tanti ambita per una stabilizzazione e una crescita professionale – sottolinea Giovanni Moresi, Autista soccorritore Ausl 118 Piacenza soccorso, Consigliere regionale Co.E.S. Emilia Romagna, Addetto stampa nazionale Co.E.S. Italia -.

Ogni regione, addirittura ogni azienda ospedaliera, può impostare i concorsi a propria discrezione, con prove del tutto differenti e con tematiche non specificate, generiche.

Alcuni concorsi prevedono prove scritte su tematiche sanitarie da soccorritore, altre da autista, altre ancora con domande di cultura generale e specifiche del territorio in cui avviene la prova.

Non vi è omogeneità a livello nazionale, e di conseguenza gli autisti soccorritori brancolano nel buio quando si tratta di dover impostare la propria preparazione a un concorso pubblico.

Ogni autista soccorritore ha effettuato nel proprio percorso formativo un corso di primo soccorso della durata di circa 100/120 ore (a seconda delle regioni, in alcune è superiore) e parte dal ripasso di questa parte sanitaria.

Tuttavia non avendo un testo unico di riferimento e nemmeno un ventaglio di migliaia di domande già formulate come avviene per esempio nei concorsi degli infermieri, l’autista soccorritore va a caccia di tutti quei possibili concetti che ogni giorno applica nel proprio lavoro: si va dai testi di scuola guida al codice della strada, al codice civile e penale, dai protocolli ai possibili scenari simulati, alle leggi specifiche di tanti temi (dalla defibrillazione all’istutuzione del 118) ecc…Sugli “ecc” si basa la nostra ricerca.

Non vi è un contenitore che raccoglie il tutto, e ci si sente piccoli come in una enorme biblioteca, con la consapevolezza che non si potrà mai sapere tutto.

Per questo motivo, in collaborazione con Daniele Savigni e il Pres Regionale Moreno Montanari, abbiamo pensato di andare incontro ai colleghi per la preparazione ai concorsi (cosa già spesso impostata dai sindacati, e in un caso con la loro collaborazione) , cercando di raccogliere i tantissimi argomenti trovati, e dando una base di studio, nella quale poi i discenti andranno a cercare e studiare le varie tematiche.

Il Co.E.S. è anche questo, un riferimento per tutta la categoria di autisti soccorritori. Abbiamo cercato di aiutare il più possibile tutti i colleghi in questi anni ricchi di concorsi lungo tutta la regione, assolutamente carichi viste le numerose assunzioni fatte e che verranno fatte in futuro”.

Per approfondire:

Autisti soccorritori, le lotte e i risultati degli “invisibili delle ambulanze” Co.E.S.: ottenuti congedo per genitori e bonus baby-sitter

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