Covid, a Roma 30 ambulanze ferme davanti agli ospedali: 450 attendono ricovero

Emergenza Covid a Roma, ambulanze ferme in attesa: Ospedali romani alle prese con un incremento notevole di accessi di pazienti

Ambulanze ferme davanti agli ospedali: l’assistenza al paziente da parte dei soccorritori diventa prolungata

Quasi quattrocentocinquanta pazienti in attesa di ricovero o trasferimento e trenta ambulanze ferme davanti ai Pronto soccorso.

E’ la situazione in tempo reale che stanno vivendo i principali ospedali di Roma, alle prese con un incremento notevole di accessi di pazienti Covid o con altre patologie. Come già avvenuto nei giorni scorsi, le ambulanze sono ferme davanti al Pertini, al policlinico Tor Vergata, al San Giovanni, al Casilino e al Sant’Andrea.

Alcune di queste stazionano da questa mattina con pazienti a bordo. Scorrendo i dati in tempo reale sui Pronto soccorso, al Pertini ci sono 67 persone in attesa di ricovero o trasferimento, a Tor Vergata 61, al policlinico Umberto I e al San Camillo-Forlanini ce ne sono 59, al Gemelli 46, al Casilino e al Sant’Andrea 35, al Sant’Eugenio 34.

Naturalmente questo tipo di situazione, in realtà in essere da molti mesi, cambia radicalmente anche il protocollo procedurale del soccorritore in ambulanza: il numero di missioni per equipaggio ne viene alterato, il tempo medio di contatto con il paziente aumenta vertiginosamente.

Un quadro che ha spinto molte società scientifiche a chiedere una profonda revisione di tutto il sistema 118. Perché Roma non è certo un caso limite.

Per approfondire:

Sanità, ripensare il sistema extra-ospedaliero di emergenza: le proposte di Siaarti, Aaroi-Emac e Cpar pubblicate oggi in un position paper

Medici Emergenza Urgenza e catastrofi: “Non è più possibile garantire i servizi essenziali con organici ridotti”

Ripensamento del sistema di emergenza pre-ospedaliera: il position paper degli infermieri di emergenza territoriale SIIET

Position paper per un ripensamento del sistema emergenza-urgenza: intervista al prof. Pelosi (Cpar)

Fonte dell’articolo:

Agenzia Dire

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