Gestire l'impatto con il panico: Il racconto della S.O.G.IT di Torino e di Settimo Torinese - REPORT

Come è stato  vivere da soccorritore i minuti di panico successivi all’esplosione di un petardo in Piazza San Carlo? Come è stata gestita la baraonda (che ha anche calpestato letteralmente un’ambulanza) di 40.000 persone che fuggivano e cosa è stato pensato – sul momento – per affrontare la situazione con la migliore gestione dei codici in situazione di maxi emergenza? Il racconto della S.O.G.IT di Torino e di Settimo Torinese

18920697_1867392170167344_4251768021468337505_nLa S.O.G.IT. Croce di San Giovanni (associazione aderente al movimento Internazionale del JOIN) con le sue sezioni di Settimo Torinese e di Torino, è stata l’associazione di soccorso che ha gestito a livello sanitario l’evento della proiezione con maxi schermo della partita finale Uefa Champions League in piazza S. Carlo.

Come richiesto dall’organizzatore, interfacciatosi con la Prefettura, e dietro stesura di adeguato piano sanitario approvato, S.O.G.IT. ha posto in essere negli spazi assegnati una struttura di supporto avanzata strutturata nel seguente modo: un P.M.A. (posto medico avanzato) e due MSA presidiati ognuno da un medico, un infermiere e due soccorritori affiancati da due ambulanze MSB con relativo equipaggio oltre ad avere quattro squadre a piedi dislocate all’interno della piazza stessa.

Durante la manifestazione sono state medicate e/o visitate dei medici diverse persone che a causa della folla e del calore hanno sofferto di cali di pressione e lipotimie, nonché medicato diversi tagli a piedi e ginocchia a seguito della massiccia presenza di cocci di vetro sul manto della piazza ancor prima dell’episodio in questione. È stato assegnato ad ogni postazione di soccorso personale della protezione civile regionale ai puri fini di controllo e verifica degli spazi adibiti al soccorso che si sono dimostrati utili a tale scopo.

La gestione del panico generale: cosa è stato fatto

DBd6js7XsAAD8urNel momento dell’evento di panico in cui gli spettatori, per cause in corso di accertamento, hanno innescato la reazione incontrollata di fuga, siamo stati invasi da una folla di persone in preda al panico che hanno distrutto parte delle attrezzature, il P.M.A (in seguito ripristinato) e danneggiato i mezzi di soccorso, riducendo così la forza operativa.

In ogni caso, le sezioni presenti hanno provveduto ad allertare la centrale operativa 118 interfacciandosi con gli operatori e con la prefettura dando informazioni sulla situazione e provvedendo tempestivamente a soccorrere i casi più gravi che man mano venivano segnalati. Si cercava inoltre di creare una situazione logica di triage e dal punto di vista dell’operatività, si inviavano i codici verdi in piazza CLN mantenendo i codici gialli e rossi nei pressi di MSA e PMA in attesa di organizzare il trasporto nel modo migliore e più veloce.

Nel caso della sez. di Torino con postazione davanti alle chiese di Piazza San Carlo, si è dovuto soccorrere tre codici rossi tra cui il bambino calpestato dalla folla trasportandoli tutti verso l’Ospedale Mauriziano, il più vicino al sito dell’evento.

I nostri mezzi hanno continuamente trasportato pazienti verso gli ospedali (nel nostro caso 45) mentre i volontari e i sanitari rimasti sul posto hanno provveduto a soccorrere nel miglior modo più persone possibili. Precisiamo che nella piazza nel momento del fatto erano fuori uso tutti gli apparecchi telefonici per mancanza di segnale e si rendeva difficoltoso anche la comunicazione via radio 118 per attimi di sovraffollamento.

La collaborazione fra i Corpi dello Stato e i Cittadini: un grazie anche a loro

Un grande ringraziamento è dovuto ai Vigili del Fuoco di Torino presenti alla manifestazione che ci hanno dato una insostituibile mano sia nei soccorsi e nell’individuazione dei feriti, agli Agenti della Polizia di Stato che hanno messo a disposizione le loro auto e pulmini per il trasporto dei pazienti meno gravi negli ospedali, ai cittadini torinesi che hanno visto la nostra difficoltà nel gestire la massa di persone e che si sono adoperati ad aiutarci anche solo con una voce rivolta a chi soffriva.

Non vogliamo dimenticare la Polizia Locale di Torino, preziosa nel creare un valido corridoio di fuga per i mezzi impegnati al soccorso e di tutte le associazioni presenti in quel momento, in particolare quel Volontario dell’Associazione Italiana Carabinieri che si è preso cura di un disabile proteggendolo dalla calca di persone, ai Medici e agli infermieri presenti come spettatori che subito si sono qualificati presso di noi si sono adoperati a nostro supporto.

Ringraziamenti, valutazioni e… danni

Direi che non possiamo rinfacciarci nulla, crediamo di aver fatto tutto il possibile e anche di più per gestire l’accaduto sono fiero dei miei volontari, della nostra associazione e se a qualcuno non piace…..pazienza. Per concludere abbiamo subito circa 10.000,00 euro di danni ma non lo abbiamo detto a nessuno.

Un saluto.

Il Presidente sez. di Torino

Stefano GHEDINI

Potrebbe piacerti anche