L’iconica ambulanza Nysa / parte III: il parere dell’esperto Alberto Di Grazia

Ambulanza Nysa, il parere dell’esperto Alberto Di Grazia. Per i Paesi dell’Est il Nysa ha rappresentato, insieme allo Uaz 459, l’ambulanza di soccorso per antonomasia, un po’ come per l’Italia fu il Fiat 238 ed il suo antesignano 1100T (mezzi entrambi visibili presso lo “Spadoni Emergency Museum”)

Nysa, l’ambulanza per antonomasia nei paesi dell’Est

Unica differenza è che rimase un’icona per un tempo ancora più lungo, perché se la data di partenza grosso modo coincide con la fine degli anni ’50, Fiat ha cessato la produzione del 238 nel 1982 mentre quella del Nysa è andata avanti, sostanzialmente immutata, ancora per più di dieci anni.

In questo modo la sua presenza in ambito sanitario urbano e, anche se in misura minore, rurale è stata radicata ancora più fortemente nell’immaginario collettivo fin quasi a rappresentare una equazione, soccorso sanitario = Nysa.

La sua presenza fu ancor più importante stante anche la minor diffusione dei veicoli a motore nel blocco sovietico rispetto al resto d’Europa.

Non brillavano per prestazioni né per attrezzatura particolare, ma questa era una caratteristica di quasi tutte le ambulanze su furgoni del periodo dal secondo dopoguerra a fine anni ’70, indipendentemente dal Paese di produzione, salvo qualche lodevole eccezione.

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Ambulanza Nysa, robustezza e basso costo le caratteristiche distintive

Nei Paesi dell’Est prima della caduta del Muro di Berlino la semplicità di un veicolo era una scelta dettata dalla necessità di avere mezzi a basso costo e meccanicamente robusti, non certo da minori capacità progettuali o costruttive.

Quasi un valore aggiunto, se vogliamo.

Era importante disporre di un mezzo affidabile facilmente riparabile anche se non veloce, che non si arrendesse alle difficoltà viarie e portasse a termine dignitosamente il suo compito di primo soccorso.

Compito che – all’atto pratico – era svolto in maniera simile a quanto accadeva all’Ovest: nella sostanza, si caricava il paziente, e – con un minimo sindacale di assistenza medica tipo disinfezione ferite, bloccaggio degli arti in caso di fratture e in generale non molto altro, lo si trasportava nel modo più veloce possibile al più vicino Ospedale.

Un ruolo che il Nysa nelle varie evoluzioni ha svolto più che dignitosamente nel corso degli anni.

Autore dell’articolo:

Alberto di Grazia

Per approfondire:

Emergency Museum, l’iconica Nysa / Parte 2

Storia delle ambulanze: l’iconica Nysa / Parte I

Allestimento di ambulanze, automediche, trasporto disabili e mezzi speciali: EDM entra in Emergency Expo

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